Signor direttore, sono quasi 20 anni che frequento la colonia dei gatti sita in via Bissolati 89 e mi sono caduti gli occhi dalle orbite nel leggere la lettera del 21/9 di una signora siglatasi F.T. di Crema nel cui testo si descrive una realtà da orrore in cui verserebbero i gatti, realtà peraltro mai riscontrata dallo scrivente. Voglio testimoniare che, contrariamente a quanto scritto nella lettera, non ho mai visto del ‘cibo ammuffito ovunque’ e che le ciotole vengono rifornite di fresco 2-3 volte al giorno. I divani non sono rotti e le coperte servono per coprirli e dare conforto ai gatti. I teloni di plastica agganciati ai pilastri servono per proteggere i corridoi dalle intemperie stagionali e l'effetto ‘discarica’ che la signora vuole rappresentare è una sua percezione soggettiva. Certo che potrebbe essere organizzato tutto meglio ma bisogna fare i conti con risorse sempre insufficienti per tutti i fabbisogni. (...) Infine chiedo all'autrice della lettera come è riuscita a diagnosticare, come una provetta veterinaria, occhi rossi, zecche e malattie a manipoli di gatti quando in realtà non ne aveva vicino neanche uno dato che i mici erano scappati per il trambusto provocato dal gruppo guidato dal signor Zoltak. Forse la signora ha doti medianiche?
Bruno Del Grande (Cremona)