Il governo Lega-M5S, per far bene all’Italia ‘rubi’ le idee a Cottarelli di Giancarlo Dati (Castelleone)

Egregio direttore, se il ministro Matteo Salvini, quando ha giurato sul Vangelo lo avesse anche letto capirebbe perché ‘l’Avvenire’ piuttosto che ‘Famiglia Cristiana’ hanno preso posizione con insolita virulenza.

Ma non è di questo che voglio scrivere. La commissione Ue ha riacceso i fari sul nostro Paese (oltre che a Cipro). Sembra che i commissari della Comunità Europea abbiano letto l’ultimo libro del saggio Carlo Cottarelli ‘I Sette peccati capitali dell’economia italiana’. Le raccomandazioni sugli squilibri macroeconomici come ‘sorvegliati speciali’ che la Bce invita a sorvegliare sono: struttura fiscale (evasione, capitolo 1 del libro), sostenibilità del sistema pensionistico (crollo demografico, capitolo5), efficienza della spesa pubblica (eccesso burocratico e lentezza del sistema giudiziario, capitolo 3). Sembra che l’attuale governo  gialloverde secondo gli economisti Giavazzi e Alesina faccia il contrario. I punti a loro dire che rivestono criticità sono: superamento legge Fornero, superamento di punti importanti del Jobs-Act, reddito di cittadinanza (aumento del reddito di inclusione), nazionalizzazione Alitalia, stasi sull’Ilva di Taranto, Flat–t ax , trovare 12.5 miliardi per clausole di salvaguardia Iva, eventuali penali per rinuncia alle grandi opere (Tav-Tap in primis) essenziali per lo sviluppo logistico-energetico del Paese.

Di mio, ne aggiungerei due a queste già esposte: sanità e scuola pubblica. Queste sono le loro e le mie perplessità. Strano; che che su questi capitoli di spesa (perché tali sono) non si faccia nessun cento al problema migratorio. Giancarlo Dati (Castelleone)