Sabato, 20 aprile 2024 - ore 03.11

Il Natale ed il presepe nel significato cristiano e civile di Gian Carlo Storti

La polemica sul presepe come identità cristiana da contrapporre a quella islamica è fuorviante e pericolosa. Il presepe non può essere un simbolo della divisione ma di unione. Ecco il vero significato : un simbolo della vita e dell’accoglienza.Perché mai deve essere diseducativo realizzare un presepio a scuola ?

| Scritto da Redazione
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Il Natale è una bella festa anche per noi laici e non credenti. A me ricorda l'impegno per la pace, gli " uomini di buona volontà" di Giovanni XXIII , il freddo che come giovani abbiamo sopportato quell'anno che il regime franchista aveva condannato a morte un gruppo di uomini di Burgos, le veglie contro la guerra in Vietnam e tanti splendidi affreschi sparsi qui e là per le chiese italiane testimonianza di una grande arte e di civiltà . Certo per altri è il Santo Natale, per altri ancora la semplice ricorrenza della nascita del profeta Gesu' ecc. In qualsiasi società poi i simboli sono assolutamente importanti e segno di civiltà. Perché mai deve essere diseducativo realizzare un presepio a scuola ? Perché mai dovrebbe essere fuorviante mettere nel presepe simboli legati all'immaginario dell'oggi ? Chi ha visto ciò che è rimasto degli stupendi presepi napoletani , custoditi nella reggia di Caserta, dovrebbe forse adirarsi visto che i personaggi sono tutti del '700 ? Suvvia...Oggi la destra e la lega lombarda stanno strumentalizzando il presepe legandolo alla identità cristiana ed alla  supremazia di questa civiltà sulle altre . Io ritengo che una scuola laica debba permettere a tutte le professioni religiose di manifestarsi.Se chiediamo che gli islamici abbiano rispetto delle nostre tradizioni dobbiamo avere un atteggiamento reciproco e quindi permettere loro di manifestare la fede in cui credono. Ben venga quindi il giorno in cui le scuole metteranno sulle stesso piano tutte le tradizioni religiose.Vi sono poi altri simboli legati alla tradizione del Natale , alla natività di Gesù , come il babbo natale, l’albero e la befana.Non tutti i cittadini sono religiosi e quindi danno ai simboli un significato diverso. Anche in questo modo si formano le tradizioni nelle quali comunità intere si riconoscono nel rispetto delle diverse opinioni religiose.

Il presepe.  A noi è tramandato il presepe che costruì San Francesco ‘pieno di popolo’ che venera , oltre che un Dio la vita. Sembra che il primo presepe della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma, ancor prima di San Francesco ma attenzione Il presepe romano era però ricco di oro e gioielli, lontano quindi dal significato della nascita di Gesù

Babbo Natale. Nel corso dell'ultimo secolo, con il progressivo secolarizzarsi dell'Occidente, e in particolar modo dell'Europa Settentrionale, il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa anche per i non cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. In questo ambito, il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla vita, alla famiglia, alla solidarietà, allo scambio di regali e alla figura di Babbo Natale. Forse pochi sanno che nella tradizione nordica il Babbo Natale era vestito di verde. Fu la Coca Cosa in una pubblicità ad associarlo alla  mitica bevanda, ai doni ed a vestirlo di rosso. Una scelta che è diventata  tradizione ed  ideologia: quella del consumismo.

L'albero di Natale, altro simbolo è un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati (soprattutto palle di diversi colori), luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Le origini vengono in genere fatte risalire al mondo tedesco nel XVI secolo, sulla base di preesistenti tradizioni cristiane e pagane. Verso il secolo XI si diffuse nell'Europa del Nord e via via in tutto il mondo.

La Befana. Narra una legenda russa che Babuska (il nome russo della befana), era una vecchia signora che la notte di Natale, per via del freddo, si rifiutò di seguire i pastori che andavano verso la stalla dove era nato Gesù.Il mattino dopo però, preparò una cesta di doni e si diresse verso la stalla ma la trovò vuota.Da quel giorno vaga per il mondo lasciando doni ad ogni bambino nella speranza che uno di loro sia Gesù.

Il Natale al di fuori del cristianesimo: Al tempo stesso la festa del Natale, con connotazioni di tipo secolare-culturale, ha conosciuto una crescente diffusione in molte aree del mondo, estendendosi anche in Paesi dove i cristiani sono piccole minoranze, come in India, Pakistan, Cina, Taiwan, Giappone e Malesia. Al di fuori del suo significato religioso, il Natale ha inoltre assunto nell'ultimo secolo una significativa rilevanza in termini commerciali ed economici, legata all'usanza dello scambio di doni. A titolo di esempio, negli Stati Uniti è stato stimato che circa un quarto di tutta la spesa personale venga effettuata nel periodo natalizio.

Conclusioni. Non per essere etichettato ‘francescano’ ma credo che ogni  uomo, ogni cittadino debba riflettere in questo periodo di festa legate alla tradizione cristiana sui pericoli che sta attraverso il mondo. Il pericolo della guerra diffusa , circoscritta finché  si vuole, ma sempre guerra. Basta ricordare che nella storia il periodo natalizio è stato assunto come momento per le tregue anche per costruire la vera Pace. Infine il consumismo, il nuovo oppio dei popoli, che crea sfrenati usi e costumi e fa apparire ‘secondi’ coloro che non possono spendere. Ricordiamoci che siamo degli umani e tale dobbiamo restare.

Gian Carlo Storti (Cremona) 

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