Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 08.05

Il reclutamento scolastico in Lombardia | E. Cabrini

| Scritto da Redazione
Il reclutamento scolastico in Lombardia | E. Cabrini

In una proposta di legge regionale (146/2012, “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”) in discussione nei primi giorni di aprile è stato inserita, all’art.8, una disposizione che, modificando la legge regionale 19/2007 sul sistema di istruzione e formazione, introduce il reclutamento del personale docente da parte delle istituzioni scolastiche statali – a partire dall’anno scolastico 2012/2013 -, mediante “concorsi differenziati” a seconda del ciclo di studi, ai quali aderiranno docenti che “condividano il progetto e il patto per lo sviluppo professionale”. Sempre secondo il citato art.8,  i criteri del bando di concorso per il reclutamento del personale docente verrebbero peraltro stabiliti dalla Giunta Regionale.

La disposizione in questione è senza dubbio in contrasto  con quanto previsto dalla Costituzione italiana in tema di reclutamento del personale docente: l’art.117 affida, com’è noto, la competenza a legiferare sul tema esclusivamente allo Stato, prevedendo  modalità di reclutamento imparziali e uniformi su tutto il territorio nazionale. Nella relazione accompagnatoria dell’art.8, inoltre, è contenuta una premessa di fondo non condivisibile e del tutto discutibile: la necessità di superare il modello di reclutamento adottato dalla scuola statale, ritenuto portatore di “precarietà e inamovibilità”, sostituendolo con un concorso di istituto “che realizza l’incrocio diretto fra domanda e offerta”.

Confermando la preoccupazione per un sìffatto modello aziendalistico e arbitrario, molto simile ad una sorta di chiamata nominale, appare evidente che, in nome di un sistema scolastico più dinamico e legato al territorio, si vuole in realtà smantellare il sistema di tutele e garanzie di imparzialità nel reclutamento dei docenti offerto dalla legge statale.

In passato, tentativi maldestri di aggirare la normativa statale (si pensi alla proposta di istituire gli Albi regionali dei docenti abilitati) erano stati giustamente respinti. Occorre chiarire che, nel vigente quadro normativ, è già possibile, per le attività legate al progetto di ogni singolo Istituto, ricorrere al reclutamento diretto di figure professionali che esprimono la vocazione economica del territorio.

Si ritiene pertanto inaccettabile quanto si sta tentando introdurre in Lombardia in materia di reclutamento del corpo docente, per le prevedibili pericolose declinazioni di tale principio di "autonomia" in spregio ai principi fondamentali di efficenza, imparzialità della pubblica amministrazione.

Tutto ciò avverrebbe perltro in mancanza di una delega di natura regolamentare, sulla delicata questione di politica scolastica della scelta dei soggetti a cui affidare l’insegnamento nelle scuole statali.

Dott.ssa Elisabetta Cabrini

Responsabile scuola Sinistra Ecologia Libertà - Cremona"

1435 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria