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IL REFERENDUM A TARANTO E LA SINGOLARE SORTITA DI CURTO

| Scritto da Redazione
IL REFERENDUM A TARANTO E LA SINGOLARE SORTITA DI CURTO

Il referendum a Taranto sulla questione Ilva, nelle condizioni in cui si è svolto, non poteva avere, in termini di partecipazione, un risultato diverso perché i cittadini del capoluogo ionico, al di là delle intenzioni dei promotori della consultazione, sono stati messi di fronte, per come il referendum medesimo è stato percepito, ad una improponibile scelta tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, entrambi di valore fondamentale e parte integrante del più ampio diritto alla vita. I poteri forti interessati hanno quindi avuto buon gioco a utilizzare l’occasione per strumentalizzare una partecipazione al voto comprensibilmente contenuta. In tale situazione quel 19 per cento che è andato a votare è la punta di un iceberg che chiede allo Stato e a tutte le Istituzioni, sia sul versante giudiziario che su quello politico, l’assoluta tutela del diritto alla salute in mancanza della quale il diritto al lavoro finisce drammaticamente per essere privo di senso.
Il senatore Curto non sembra neppure sfiorato da questi problemi quando liquida la tragedia di Taranto definendola “clima anti industriale” e quando afferma che se a Brindisi si fosse fatto il referendum sul rigassificatore il risultato della consultazione avrebbe dato torto alle Istituzioni locali che non rappresenterebbero “maggioritariamente” la città e il suo territorio.
Parole, quelle di Curto, che offendono il dolore per le vittime dei disastri ambientali a Taranto e a Brindisi, che dimostrano una singolare concezione della democrazia, che feriscono la dignità delle nostre Istituzioni rappresentative e che danno una interpretazione deformante della lotta che Taranto sta conducendo per la sua sopravvivenza. La sortita di Curto sembra inoltre ignorare quanto avvenne anni addietro a Brindisi quando un referendum, chiesto per ridurre i danni ambientali provocati da produzioni di rilievo nazionale, venne dichiarato dalla Giustizia Amministrativa inammissibile in quanto avente  ad oggetto questioni di non esclusiva competenza locale.

Brindisi, 17 aprile 2013
Italia Nostra, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

 

 

 

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