Martedì, 19 marzo 2024 - ore 10.15

IMMIGRAZIONE: FRA PREGIUDIZIO ED OPPORTUNITA’ di Oscar Cattaneo (Fin-Cisl)

Porti chiusi, porti aperti, magliette rosse, invasione di massa, solidarietà, individualismo, italianità, multietnicità…….. parole, parole, parole sempre parole. Se stai con gli immigrati sei di sinistra se non stai con gli immigrati sei della Lega.

| Scritto da Redazione
IMMIGRAZIONE: FRA PREGIUDIZIO ED OPPORTUNITA’ di Oscar Cattaneo (Fin-Cisl)

IMMIGRAZIONE: FRA PREGIUDIZIO ED OPPORTUNITA’ di Oscar Cattaneo (Fin-Cisl)

Porti chiusi, porti aperti, magliette rosse, invasione di massa, solidarietà, individualismo, italianità, multietnicità…….. parole, parole, parole sempre parole. Se stai con gli immigrati sei di sinistra se non stai con gli immigrati sei della Lega.

Si valuta e si giudica sempre quanto fanno gli altri e a me invece, giustamente, hanno sempre insegnato a fare proposte basandomi su dati certi. Ecco, in tutto questo marasma di ovvietà, di accuse e di discussioni marcate o meno ho cercato di dare un senso a tutto quello che si dice da una parte e dall’altra per cercare di farmi un’idea delle cose e capire cosa possibile fare.

Evidenzio un forte senso di paura, di terrorismo psicologico rispetto al tema dei migranti e sento sempre in secondo piano evidenziare le grosse problematiche del nostro Paese; la corruzione è sempre più marcata, insita ai vari livelli della società e declinata in diverse modalità; l’evasione fiscale che in certe situazioni è una norma e non una stortura del sistema economico, che da diverso tempo viene affrontata con ritorni scadenti; il lavoro, come uno degli elementi che caratterizzano la dignità umana, trasformatosi negli anni al quale deve essere costruito un vestito di tutele e di crescita professionale che permetta investimenti e innovazione, cogliendo anche le sfide che il terzo settore, sulla base della conformazione anagrafica del nostro Paese nei prossimi trent’anni, ci consegna; le nuove povertà che devono essere non solo evidenziate, ma punto di partenza per rigenerare una nuova società virtuosa, che trova nei valori del bene comune le proprie fondamenta.

Malcom X disse: “ i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse” e questo mi porta a pensare che oggi ci sono due vittorie effettive: la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi  e che la causa di difficoltà di una persona è la gente che sta più male di lei.

Penso che si debba essere consapevoli che sia necessario spezzare la catena che parte dalla fiamma della paura che alimenta l’ignoranza (ignoro termine latino che significa non conoscere), che produce odio.

Se le persone devono sentirsi più sicure l’equazione corretta non è più paura uguale più sicurezza, ma secondo me più paura uguale più solidarietà nella comunità.

Non è possibile basarsi sul sentito dire, spesso costruito su fake news; l’informazione indirizza il pensiero delle persone ed accresce la paura, genera odio e alimenta i populisti che non fanno proposte sensate per una crescita valoriale della società, bensì danno risposte che inaridiscono l’intelletto umano, rispondendo alla pancia delle persone. Ci sono i problemi certo, e li dobbiamo affrontare, insieme, contrastando la criminalità e trovando soluzioni di fronte alla cattiva gestione e alla concentrazione dell’accoglienza nelle periferie. Preferisco  non fare parallelismi con il passato, quando la condizione di migranti caratterizzava parte dei nostri connazionali nei primi decenni del 1900: noi eravamo tutti persone perbene vero?, anche se la storia ci ha consegnato qualcosa di diverso…..

Preferisco essere supportato da dati certi per fare luce sul nostro periodo. Noto che da più parti parlano di grande invasione di massa in Italia, ma ho visto che in Europa, fatta di 510 mln di abitanti, gli immigrati rappresentano il 7%; in Italia gli immigrati sono pari al 8% degli abitanti al pari del Regno Unito, meno della Germania e della Spagna e con 1% in più rispetto alla Francia. Tuttavia, penso che l’invasione possa essere dettata dagli ingressi: nel 2007 gli immigrati arrivati in Italia erano 512.000, nel 2017 119.000 con una riduzione di oltre il 76%. Dati…..dati veri.

 Per deformazione professionale approfondisco i dati sul lavoro, visto che sento spesso parlare che i migranti occupano posti di lavoro a discapito dei nostri figli; dall’analisi emerge che ai lavoratori immigrati sono riservati i lavori non qualificati, che spesso vengono rifiutati dagli italiani. I lavori non qualificati occupano il 36% degli immigrati e il 9% dagli italiani, mentre i qualificati vedono gli italiani al 37% e gli immigrati al 7%. Dati simili per il Welfare, dove l’immigrazione costa meno del 2% della Spesa Pubblica; i contributi previdenziali attivi degli stranieri sono pari a 11 mld per un totale di 640.000 pensioni. Passo all’analisi degli anni di crescita del Pil dal 1998 al 2007, periodo pre crisi. In termini reali la crescita è stata pari al 14.4%, attestandosi al 10.5% senza strnieri, mentre il periodo di decrescita dal 2008 al 2017 fa registrare una perdita del Pil pari a – 7.3% che diventa – 10.3% se si tolgono gli stranieri.

Uno sguardo ai rifugiati, spesso definiti in numero alto: nel mondo sono 16 mln di cui l 8.3% in Europa e lo 0.7% in Italia.  La cosa che penso dia ancora più fastidio sono i 35 € dati al giorno ai migranti per non fare nulla in alberghi stellati: normale indignarsi! Beh, ho voluto analizzare come sono composti i 35 € e ho notato che 32.5 € sono composte dalle spese di gestione, spese di manutenzione e stipendio degli operatori e 2.5 € Pocket Money agli immigrati.

Tutto questo mi porta a riflettere ed a evincere che non mi appartiene additare gli altri, né giudicare; fortunatamente sono credente e convinto che solo Dio possa farlo.

Sono altresì convinto che sia però necessario che mi muova e che sia propositivo per cercare soluzioni che uniscono, non che dividano, azioni per migliorare le condizioni di vita di tutti in una società multietnica che non possiamo rifiutare, poiché si sta formando indipendentemente dalla nostra volontà e che deve essere arricchita dal protagonismo valoriale che appartiene ad ogni uomo. La parte più difficile è iniziare e questo lo si fa cercando di rimettere in pista il nostro intelletto e le virtù di ognuno di noi.

Il mio obiettivo è raggiungere una nuova frontiera della solidarietà dove si è protagonisti nel capire, condividere ed aiutare nella sofferenza, che non ha colore, né razza ed insieme vivere nell’aiuto reciproco. L’utopia non è qualcosa che non ci sarà mai, bensì qualcosa che non c’è ora.

Omar Cattaneo, Segretario Generale Fim Cisl Cremona Mantova

 

 

 

 

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