Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 11.31

In arrivo dal Pnrr 200 milioni di euro per sviluppare 330 km di reti di teleriscaldamento

L’obiettivo è realizzarne di nuove (o ammodernare quelle esistenti) per risparmiare 20mila tonnellate equivalenti di petrolio ogni anno, dal 2026

| Scritto da Redazione
In arrivo dal Pnrr 200 milioni di euro per sviluppare 330 km di reti di teleriscaldamento

I consumi energetici degli edifici, tra fabbisogni di riscaldamento e condizionamento, rappresentano circa il 50% dei consumi finali di energia in Italia, ma questa domanda di energia viene ancora soddisfatta al 70% da fonti fossili.

Le reti di teleriscaldamento rappresentano una soluzione e sostenibile al problema, permettendo di climatizzare gli edifici ricorrendo a fonti rinnovabili o a calore di scarto industriale, in modo centralizzato e particolarmente efficiente; ad oggi il potenziale attivabile nel Paese è stato stimato in 38 TWh, circa 4 volte tanto l’apporto fornito ad oggi dalle reti di teleriscaldamento.

Adesso però l’arrivo di nuovi fondi dal Pnrr permette di guardare al futuro prossimo con maggior ottimismo. Il ministero della Transizione ecologica (Mite) ha infatti pubblicato un decreto che mette in campo 200 milioni di euro, stanziati per finanziare progetti volti alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente, o per estendere ed efficientare le reti già realizzate.

«La misura rappresenta un importante passo verso la riduzione dei consumi connessi alla produzione di calore ed energia frigorifera per la climatizzazione degli edifici.

L’investimento ha l’obiettivo di realizzare entro il 2026 nuove reti per il teleriscaldamento o ampliare quelle esistenti al fine di raggiungere un risparmio annuo di 20.000 tep di energia primaria non rinnovabile», spiegano dal Mite, aggiungendo che «nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle proposte progettuali da parte degli operatori che saranno aggiudicate entro dicembre 2022».

Più nel dettaglio, l’obiettivo dell’investimento è mirato allo sviluppo di 330 km di reti di teleriscaldamento efficiente e alla costruzione di impianti o connessioni per il recupero di calore di scarto per 360 MW, ipotizzando che il 65 per cento delle risorse sia allocato per le reti (costo 1,3 mln a km) e il 35 per cento circa a sia dedicato allo sviluppo di nuovi impianti (costo 0,65 mln a MW)

In quest’ottica, i 200 milioni di euro vengono così suddivisi: 50 milioni di euro sono destinati a sistemi di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente di piccole dimensioni, ossia a progetti che prevedono un investimento complessivo inferiore a 10 milioni di euro; 150 milioni di euro sono destinati a sistemi di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente di qualunque dimensione.

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