ONU: COLDIRETTI, IN ITALIA 1 MLD DI DANNI PER SICCITA’, SOS CLIMA
La siccità è diventata la calamità più rilevante per
l’agricoltura italiana con un danni stimati in media in un miliardo di
euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti.
E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allarme lanciato
dagli scienziati del clima (IPCC) dell’Onu che indicano quattro
categorie di rischi chiave dalle ondate di calore ai pericoli per la
produzione agricola, dalla scarsità di risorse idriche alla maggiore
frequenza e intensità di inondazioni.
Un allarme confermato da un inverno pazzo con una temperatura
superiore
di 0.55 gradi rispetto alla media lungo la Penisola ma con picchi più
alti di tre gradi nel nord ovest ma precipitazioni scarse che hanno
prosciugato fiumi e laghi. Al nord il fiume Po in secca al Ponte della
Becca è sceso a -3,07 metri, più basso che a Ferragosto ed è
rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i
principali corsi d’acqua al nord come d’estate ma anomalie si vedono
anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno
dal 10% di quello di Como al 29% del Maggiore, secondo il monitoraggio
della Coldiretti.
Nella pianura padana le coltivazioni seminate in autunno come orzo,
frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di
essere compromessa dalla siccità. Ma a preoccupare è anche lo sviluppo
dei prati destinati all'alimentazione degli animali perché se le
condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno
costretti a intervenire con gli irrigazioni di soccorso dove sarà
possibile. Dall'altra parte nei prossimi giorni partiranno le
lavorazioni per la semina del mais, ma con i terreni aridi e duri le
operazioni potrebbero essere più che problematiche.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e
incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato
elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto
immediatamente
cantierabile nel Pnrr – sottolinea Coldiretti – un intervento
strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati
dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza
di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di
una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi
sul
territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture
già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure
autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il
progetto e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di
“costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto
l’ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano
l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini,
all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante
sull’ambiente e sull’occupazione.
IN ITALIA 1 MLD DI DANNI PER SICCITA’, SOS CLIMA
coldiretti
581 visite