In Italia una banca alternativa c’è, è la Banca popolare etica| Carla Bellani
Stati generali clima ambiente salute, Banca Etica e Fondazione culturale Banca Etica hanno promosso mercoledi 19 l’incontro presso il Centro Pastorale sul tema CLIMA E FINANZA. LA TUA BANCA FINANZIA LE ENERGIE FOSSILI?
Andrea Barolini, direttore di Valori, rivista online del gruppo Banca Etica, ha parlato di cambiamento climatico e degli sforzi per raggiungere gli obiettivi definiti sotto l’egida dell’Onu.
Il cammino trentennale di contrasto al cambiamento climatico è risultato accidentato, contestato, disatteso, più volte rilanciato, nei vari appuntamenti da COP1 a Rio de Janeiro (1992) fino a COP26 in Inghilterra (2021). Dall’idea iniziale di stabilizzare le emissioni climalteranti, siamo arrivati alla comprensione che servono importanti riduzioni.
Più si ritarda la realizzazione degli impegni assunti a livello internazionale, più la riconversione dell’intero sistema dovrà essere drastica.
L’altra consapevolezza emersa è che, se non si orienta la finanza mondiale dalla parte dell’ambiente, la già ardua scalata al contenimento della temperatura mondiale sotto 1,5° diventerà impossibile.
Due numeri tra tanti: il valore complessivo a livello mondiale “solo” dei titoli derivati è pari a 10 volte il pil mondiale. Secondo gli ultimi dati disponibili, le 60 banche più grandi (anche l’italiana Unicredit) hanno finanziato l’economia fossile per 4600 miliardi di dollari (gli attuali sforzi green della Ue si fermano a 240 milioni). Si comprende allora l’importanza di sostenere le banche etiche e alternative, che fanno dell’esclusione degli investimenti nell’energia fossile, ma pure nel settore militare, una propria ragione d’esistenza.
E’ questo un circuito che esiste, non è fantascienza, ma chiede, per poter contare nelle sedi decisionali, un’adesione sempre più convinta e massiccia di tanti cittadini decisi a votare con la selezione dei loro investimentii e ancor prima con la scelta della propria banca. Attenzione però agli istituti che si limitano solamente a offrire qualche “prodotto sostenibile” di valore trascurabile rispetto alla loro operatività complessiva. Non è questo che ci serve.
In Italia una banca alternativa c’è, è la Banca popolare etica.
(Per approfondire: http://festival.valori.it/sabato )
