Martedì, 23 aprile 2024 - ore 21.24

Istruzione Scuola: sindacati uniti Cgil-Cisl-Uil-Snals e Gilda contro l'ipotesi di regionalizzazione

Tutte le maggiori sigle del comparto istruzione e ricerca ribadiscono la propria contrarietà all'ipotesi di autonomia differenziata, considerata "in contrasto per molti aspetti col dettato costituzionale ed estremamente pericolosa"

| Scritto da Redazione
Istruzione Scuola: sindacati uniti Cgil-Cisl-Uil-Snals e Gilda contro l'ipotesi di regionalizzazione

Istruzione Scuola: sindacati uniti Cgil-Cisl-Uil-Snals e Gilda contro l'ipotesi di regionalizzazione

Tutte le maggiori sigle del comparto istruzione e ricerca ribadiscono la propria contrarietà all'ipotesi di autonomia differenziata, considerata "in contrasto per molti aspetti col dettato costituzionale ed estremamente pericolosa"

“Siamo fermamente convinti che la scuola vada lasciata fuori da ogni ipotesi di autonomia differenziata, operazione a nostro avviso in contrasto per molti aspetti col dettato costituzionale ed estremamente pericolosa, perché destinata ad accentuare squilibri e disuguaglianze già oggi presenti, situazioni che andrebbero affrontate e risolte proprio con un deciso investimento in istruzione e formazione. Il carattere unitario e nazionale del sistema scolastico è per questo una risorsa preziosa di cui il Paese non può essere privato”. Ad affermarlo in una nota unitaria sono i segretari dei sindacati della scuola, dichiarano Francesco Sinopoli (Flc Cgil), Maddalena Gissi (Cisl Scuola), Giuseppe Turi (Uil Scuola), Elvira Serafini (Snals) e Rino Di Meglio (Gilda).

L’esame dei testi da parte del Consiglio dei Ministri, previsto per mercoledì 26 giugno, sembra sia stato rinviato, ma i sindacati scuola non abbassano la guardia, forti anche del vasto consenso espresso dalla categoria in numerose iniziative svolte in tutte le regioni italiane e dell’altissimo numero di adesioni alla raccolta di firme contro la regionalizzazione. Intanto, le ragioni del no ai progetti di autonomia differenziata che contemplano anche una regionalizzazione delle competenze in materia di istruzione sono state ribadite mercoledì 26 giugno con un flash mob, organizzato dalle segreterie regionali del Lazio, davanti alla Camera dei Deputati dai maggiori sindacati del comparto istruzione e ricerca.

“Ricordiamo al Governo – affermano i segretari generali – che nell’intesa sottoscritta a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio vi sono impegni espliciti e chiari in questo senso, laddove si riconosce il ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome”.

L’impegno dei sindacati prosegue, non solo in relazione al procedere dell’iter delle intese, sulle quali peraltro hanno chiesto ai Presidenti delle Camere di farsi garanti di un pieno coinvolgimento del Parlamento su questioni che non possono essere gestite in un rapporto esclusivo tra Governo e singole regioni: per contrastare quello che ritengono un disegno disgregatore dell’unità nazionale le organizzazioni sindacali non trascureranno alcuna iniziativa.

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