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L’influenza inverno 2016-2017 sarà più pesante. Meglio vaccinarsi

Se la passata stagione influenzale è stata abbastanza 'leggerà, la prossima potrebbe costringere a letto molte più persone. A metter in guardia è l’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

| Scritto da Redazione
L’influenza inverno 2016-2017 sarà più pesante. Meglio vaccinarsi

Intanto, mentre vengono resi noti i virus che circoleranno il prossimo inverno, è stato già identificato con grande anticipo rispetto agli altri anni, il primo caso di contagio influenzale della stagione. A esser colpito da un virus del ceppo A/H3 è stato un bimbo di tre anni, giunto in Italia su un gommone dalla Libia e ricoverato presso l’Azien - da Ospedaliero-Universitaria di Parma con febbre alta e compromissione bronchiale. Arriveranno dalla California, da Hong Kong e da Brisbane, in Australia (il nome deriva dal luogo dove per la prima volta vengono isolati), i virus influenzali che ci accompagneranno nel prossimo inverno.

Nel vaccino trivalente che verrà offerto per la campagna vaccinale a partire da metà ottobre saranno presenti antigeni del ceppo A/California/7/2009 (H1N1), già presenti lo scorso anno, insieme ad antigeni del ceppo A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008. Ad essersi ammalate, lo scorso inverno, sono state 82 personeogni 1.000 assistiti con un’incidenza bassa rispetto ai 116 casi del 2004-2005 o ai 99 del 2009-2010.

Ma, mette in guardia Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, «nella prossima stagione l’influenza potrebbe colpire più persone». Due virus (A/Hong Kong(H3N2) e B/Brisbane), infatti, «hanno avuto mutazioni rispetto allo scorso anno e questo può predisporre a una maggiore circolazione della malattia. Pertanto è ancora più importante vaccinarsi». Il virus, sottolinea, «colpisce un certo numero di persone, che ottengono così un’immunità. Se nella stagione successiva rimane uguale, le persone sono immunizzate. Se muta, troverà una popolazione ampiamente suscettibile e farà più malati».

 «La raccomandazione è quella di vaccinarsi — commenta il presidente dell’Iss, Walter Ricciardi — In particolare, che lo facciano gli ultra 65enni e le categorie a rischio, come gli operatorisanitari ei malaticronici. Ma il consiglio è di farlo tutti, per favorire l’immunitàdi gregge e per evitare le complicanze che possono derivare dall’i nfluenza». A farlo, inoltre, spiega Susanna Esposito, Direttore Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura dell’IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, «dovrebbero essere, come consigliano i piani vaccinali, le donne in gravidanza, sia per proteggere se stesse che per proteggere i figli nell’arco dei primi sei mesi di vita, età particolarmente a rischio di conseguenze gravi in caso di contagio».

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