Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 04.55

L’INPS di Cremona rischia il collasso. In poco tempo 30 dipendenti in meno

Egregio direttore, sono una ex dipendente Inps, da qualche anno felicemente in pensione, scrivo qualche mia riflessione dopo aver letto qualche articolo pubblicato sul giornale relativo alla emorragia di dipendenti dalla sede provinciale Inps di Cremona.

| Scritto da Redazione
L’INPS di Cremona rischia il collasso. In poco tempo 30 dipendenti in meno

L’INPS di Cremona rischia il collasso. In poco tempo 30 dipendenti in meno

Egregio direttore, sono una ex dipendente Inps, da qualche anno felicemente in pensione, scrivo qualche mia riflessione dopo aver letto qualche articolo pubblicato sul giornale relativo alla emorragia di dipendenti dalla sede provinciale Inps di Cremona.

Mi sarei aspettata qualche presa di posizione autorevole di chi rappresenta la città, deputati e senatori eletti, una volta eletti spariti, rappresentanti della città, sindaco e presidente della Provincia, piuttosto che rappresentanti della forze sociali, agricoltori, artigiani, commercianti, sindacati. Silenzio, tutti muti.

La sede di Cremona, dopo l’in tegrazione tra Inps e Inpdap aveva un numero di dipendenti di circa 130 dipendenti, ora sono meno di 100 e altri ancora seguiranno in pensione con l’inizio e del nuovo anno. Senza dipendenti sarà difficile erogare servizi, almeno erogarli come in passato, nello stesso articolo si indicava come essere la terza in regione Lombardia e questo significa anche essere tra le prime in It alia.

Assistiamo da tempo ad una continua riduzione degli uffici dei servizi in città senza che nessuno batta un colpo, Regione e Governo pensano di posizionarli altrove, a Mantova, riducendo questa città a mero dormitorio oppure ai suoi abitanti consumatori e viandanti di centri commer ciali. Ho parlato in queste settimane, letto le notizie, con qualche mio ex collega, sono per lo più sfiduciati e anche nauseati.

Ogni giorno si recano ai loro sportelli centinaia di persone per ogni necessità, non da ultimo per il tanto propagandato reddito di cittadinanza. I nuovi governanti avevano assicurato nuovi dipendenti in tutte le sedi d’Italia, ne arriveranno due a Cremona, su un totale di 3.000 nuove assunzioni, davvero inconcepibile.

Qualcuno dovrebbe spiegare come mai due in Inps e 16 navigator nei centri per l’impiego nella stessa città per il medesimo servizio. Non c’è una proporzione. Non ci sono spiegazioni se non numeri senza criterio, questo il cambiamento. Assisteremo con braccia conserte anche a questo nuovo taglio di servizi e alla conseguente scarsa considerazione per il nuovo e la funzione di questa città. Tutti a bearsi dietro uno spriz e poi tutti a imprecare quando dobbiamo recarci presso un ufficio oppure costretti a prendere un treno per andare a Mantova, Brescia o Milano.

E.C. ( Cr emo n a )

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