Sabato, 04 maggio 2024 - ore 02.07

L’ok dell’Ue al regime italiano per risarcire aeroporti e operatori di terra per i danni della pandemia

L’ok dell’Ue al regime italiano per risarcire aeroporti e operatori di terra per i danni della pandemia

| Scritto da Redazione
L’ok dell’Ue al regime italiano per risarcire aeroporti e operatori di terra per i danni della pandemia

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, un regime italiano di 800 milioni di euro destinato a risarcire gli aeroporti e gli operatori di servizi di assistenza a terra per i danni subiti a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio che l'Italia e altri paesi hanno dovuto applicare per arginare la diffusione del virus.

"Gli aeroporti sono tra le imprese che sono state particolarmente colpite dalla pandemia di coronavirus”, ha ricordato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva della Commissione, responsabile della politica di concorrenza. “Questo regime di 800 milioni di euro permetterà all'Italia di compensare gli aeroporti per i danni subiti come conseguenza diretta delle restrizioni di viaggio che l'Italia ed altri paesi hanno dovuto imporre per arginare la diffusione del virus. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di mitigare l'impatto economico della pandemia nel rispetto delle norme dell'UE".

Il regime italiano

L'Italia ha notificato alla Commissione una misura di aiuto destinata a risarcire gli aeroporti e gli operatori di servizi di assistenza per i danni subiti tra il 1o marzo e il 14 luglio 2020 a causa della pandemia di coronavirus e delle restrizioni di viaggio in vigore in quel periodo.

Nell'ambito del regime, l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. La misura sarà aperta a tutti gli aeroporti e agli operatori di servizi di assistenza a terra in possesso di una licenza di esercizio valida, rilasciata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile.

Un meccanismo di recupero garantirà che l'eventuale sostegno pubblico ricevuto in eccesso dai beneficiari rispetto al danno effettivamente subito venga restituito allo Stato italiano.

La Commissione ha valutato la misura ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 2, lettera b) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che consente alla Commissione di approvare misure di aiuto di Stato concesse dagli Stati membri per compensare imprese o settori specifici per ovviare ai danni direttamente arrecati da eventi eccezionali, come la pandemia di coronavirus.

La Commissione ritiene che la pandemia di coronavirus rappresenti un evento eccezionale, trattandosi di un fenomeno straordinario e imprevedibile con significative ricadute economiche. Di conseguenza, gli interventi eccezionali compiuti dallo Stato membro per compensare i danni connessi all'epidemia sono giustificati.

Avendo constatato che la misura italiana risarcirà i danni direttamente connessi alla pandemia di coronavirus e che tale misura è “proporzionata”, in quanto il risarcimento non supererà quanto necessario per risarcire i danni, la Commissione ha approvato la misura in quanto “conforme” alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato. (aise) 

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