Sabato, 27 aprile 2024 - ore 11.32

L’Europarlamento al Marocco: processo equo per i giornalisti in prigione

| Scritto da Redazione
L’Europarlamento al Marocco: processo equo per i giornalisti in prigione

Il Parlamento europeo ha esortato questo pomeriggio le autorità marocchine a rispettare la libertà dei media e a garantire processi equi ai giornalisti imprigionati.

In una risoluzione sulla situazione dei giornalisti in Marocco, i deputati Ue hanno chiesto l’immediato rilascio provvisorio per Omar Radi, Souleimen Raissouni e Taoufik Bouachrine e tutti i giornalisti in prigione, e la fine delle vessazioni nei confronti di tutti i giornalisti del Paese, nonché dei loro avvocati e delle loro famiglie. Inoltre, hanno condannato fermamente l'uso improprio che le autorità marocchine fanno delle accuse di violenza sessuale per scoraggiare i giornalisti dal fare il loro lavoro.

Nello stesso testo, l’Aula ha espresso profonda preoccupazione per le accuse di corruzione nei confronti di alcuni deputati e chiede l'applicazione delle stesse misure applicate ai rappresentanti del Qatar. I deputati Ue hanno ribadito inoltre l’impegno a indagare e ad affrontare in modo approfondito i casi di corruzione nei quali sono coinvolti paesi terzi che tentano di acquisire influenza in seno al Parlamento europeo.

Nel testo adottato, si è esortato inoltre il Paese a porre fine alla sorveglianza digitale dei giornalisti, anche attraverso il software spia Pegasus, e hanno chiesto ai Paesi dell'UE di interrompere l'esportazione di tecnologia di sorveglianza in Marocco.

Infine, la risoluzione ha invitato l'UE e i suoi Stati membri a continuare a sollevare i casi di giornalisti e prigionieri politici detenuti con le autorità marocchine e a usare la loro influenza per ottenere miglioramenti concreti della situazione dei diritti umani nel Paese.

La risoluzione, non legislativa, è stata adottata con 356 voti a favore, 32 contrari e 42 astensioni. (aise) 

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