Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.35

La buona scuola di Renzi contiene elementi di interesse e molte criticità

Quali precari assumere ad esempio?

| Scritto da Redazione
La buona scuola di Renzi contiene elementi di interesse e molte criticità

Questa lettera nasce dalle riflessioni di un gruppo di docenti della scuola secondaria di primo grado, che hanno lavorato per molti anni nella scuola come supplenti nominati dalle graduatorie di istituto e che hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento tramite PAS.

Le proposte del Governo contenute nel documento “La buona scuola”, valutate da chi nella scuola ci lavora tutti i giorni da anni, contengono alcuni elementi di interesse e molti elementi di criticità.

Da un lato l'intenzione di stabilizzare i precari della scuola è senz'altro buona, si pone come soluzione definitiva ad un problema ormai diventato strutturale. Dall'altro tuttavia le modalità secondo cui questa soluzione viene prospettata sollevano dubbi e preoccupazioni presso tutte le categorie di docenti, da quelli di ruolo a quelli precari, con particolare riferimento ai docenti precari esclusi dalle graduatorie ad esaurimento perché abilitati successivamente alla chiusura delle Scuole di Specializzazione all'Insegnamento Secondario (l'ultimo ciclo è stato avviato nel 2007).

Da allora, le uniche opportunità di abilitazione che lo Stato ha proposto sono state il TFA nel 2012 e il PAS nel 2014, ma tutti coloro che si sono abilitati con questi canali, pur avendo lavorato con continuità nella scuola, sono rimasti nelle graduatorie di istituto, che il Governo non intende includere nel piano di stabilizzazione. Attualmente infatti il piano di assunzioni è riservato ai docenti iscritti in graduatoria ad esaurimento.

In quanto docenti abilitati PAS inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto, sentiamo una grande preoccupazione per il nostro futuro, e insieme una grande amarezza per la mancanza di considerazione nei confronti del lavoro che abbiamo svolto in tutti questi anni nella scuola con impegno, serietà e dedizione, al pari di tutte le altre categorie di docenti. Anche noi siamo precari della scuola.

Se lo scopo del piano di stabilizzazione è effettivamente la stabilizzazione dei precari della scuola, riteniamo indispensabile proporre una riflessione che vada al di là della contrapposizione, meramente formale, tra graduatorie ad esaurimento e graduatorie di istituto, e si concentri sulla condizione di precario: chi è in graduatoria di istituto e si è abilitato con il TFA o il PAS ha un'anzianità di servizio pari o superiore a chi è in graduatoria ad esaurimento, e possiede un titolo di abilitazione di uguale valore, dunque ha pari diritto di essere inserito nel piano di stabilizzazione.

Riteniamo anche che affermare che i docenti delle graduatorie ad esaurimento siano più “qualificati” di quelli delle graduatorie di istituto a svolgere il lavoro di docenti (perchè hanno superato un percorso di specializzazione biennale con esame di ammissione) sia espressione di un'analisi superficiale della situazione, in quanto:

• i docenti assunti da graduatoria d'istituto hanno, una volta preso servizio, gli stessi doveri e le stesse responsabilità verso gli alunni, le famiglie e l'istituzione scolastica dei docenti assunti da graduatoria ad esaurimento o di quelli di ruolo

• anche nelle graduatorie ad esaurimento sono presenti docenti che hanno conseguito l'abilitazione con percorsi alternativi riservati a quanti avessero più di 3 anni di servizio, senza esame di ammissione; inoltre nel tempo sono stati banditi anche concorsi riservati per idocenti con requisiti di servizio; e con il concorso 2012 sono state immesse direttamente in ruolo anche persone che non avevano mai insegnato prima• tutti i docenti abilitati che lavorano nella scuola hanno seguito i percorsi di formazione e di abilitazione che lo Stato ha ritenuto opportuno realizzare: SSIS, corsi abilitanti speciali, TFA e PAS sono le varie declinazioni che lo Stato ha proposto nel tempo rispetto al conseguimento dell'abilitazione, e hanno tutti lo stesso valore. Le differenze tra i vari percorsi, soprattutto riguardo alla presenza o meno di un esame di ammissione, sono già valorizzate nelle differenze di punteggio attribuite ai vari tipi di abilitazione.

Riteniamo inoltre che procedere allo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, prevedendo anche lo spostamento dei docenti da una provincia all'altra o da una regione all'altra e l'immissione in ruolo anche su classi affini, rappresenti una forzatura che antepone in maniera inaccettabile ragioni di immagine al rispetto dei lavoratori e alle esigenze didattiche, oltre che una palese contraddizione da parte di uno Stato che abilita un docente in una classe di concorso secondo determinati requisiti, e poi lo fa lavorare su una classe di concorso diversa, con la quale l'affinità si limita spesso al nome della materia insegnata.

Chiediamo dunque che, nella prospettiva di stabilizzare i precari della scuola, ricordando sempre che è proprio grazie a questi precari che la scuola riesce a garantire la propria funzione sociale nonostante anni di tagli al personale e riduzione delle risorse, si proceda a:

• equiparare la condizione di precarietà dei docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e quella dei docenti abilitati inseriti nelle graduatorie di istituto

• includere nel piano di assunzioni proposto dal Governo anche i docenti abilitati delle graduatorie d'istituto 2014/2017, tenendo in considerazione l'anzianità di servizio sulle specifiche classi di concorso, che è un indicatore dell'esperienza maturata e della professionalità costruita

• elaborare un piano coerente ed armonico di riforma della scuola pubblica che tenga conto delle reali necessità didattiche ed educative degli alunni e delle famiglie, contrastando fenomeni come le classi eccessivamente numerose, il non rispetto delle normative riguardanti la consistenza di classi con alunni disabili e delle normative relative ai rapporti tra alunni italiani e alunni stranieri, l'eliminazione di risorse didattiche fondamentali quali ad

esempio le compresenze e il tempo prolungato nella scuola media

• bandire eventuali nuovi concorsi a cattedra dopo aver provveduto a risolvere la questione del precariato.

Inviato da Docenti abilitati PAS classe A059 di Modena

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