Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 23.18

La Buona Scuola resta sulla carta Ivan Loris Davò (Spinadesco)

Non mi resta che fare i miei auguri a tutti nella speranza che ognuno di loro faccia un piccolo gesto di umiltà ben sapendo di avere pregi e difetti!

| Scritto da Redazione
La Buona Scuola resta sulla carta Ivan Loris Davò (Spinadesco)

Egregio direttore, la scuola... anzi, ‘la buona scuola’ ha ripreso con tutte le sue pecche e con tutte le drammatiche e oggettive difficoltà che affliggono perennemente tre categorie ben distinte: - insegnanti, gli addetti ai lavori che da sempre, sono bistrattati e per primi sballottati dalla ‘tempesta perfetta’ del le nuove riforme scolastiche; lottatori indefessi contro tutto e tutti, (quello che fanno, non va bene mai al dirigente scolastico, agli alunni e men che meno ai genitori che da sempre sono convinti di saperne di più degli insegnanti. - genitori, categoria da sempre in lotta contro il tempo, il lavoro, gli insegnanti, e figli capricciosi e con voglia di studiare ‘saltami addosso’. - alunni, vittime sacrificali di insegnanti isterici e di genitori sempre imbufaliti che non sanno con chi prendersela ma che, gli riesce sempre bene contro i propri figli proprio perché figli e succubi dei genitori. In questa ‘miscellanea’ turbolenta, quale magma incandescente soffocato sotto la crosta terrestre per troppo tempo ecco, che episodi tra gli alunni, danno modo, alle tre categorie, di dare adito ai loro istinti fin troppo soffocati (secondo ognuno di loro si intende!). Bisogna dire che i cambiamenti nel corso di decenni hanno dato riscontri poco positivi, sia nella nuova applicazione dei programmi scolastici (metodi molto sbrigativi e corse folli per finire a tutti i costi i programmi), a scapito di alunni ‘di f fi ci l i’, con qualche difficoltà di apprendimento, o peggio ancora, per bimbi portatori di handicap, e chi ne paga le spese sono i genitori che debbono ‘sbattersi’ tra mille prassi burocratiche e difficoltà tempistiche enormi. Gli alunni, cercano di arrangiarsi tra di loro, e sovente di risolvere i loro ‘problemucci’ tra di loro, eccellono le bimbe, molto più vivaci, rapide e sgamate dei maschietti e pertanto arrivano litigi, amoretti e gelosie, il tutto, mal osservato e mal gestito dagli insegnanti. Iniziano le assemblee, le riunioni e gli incontri tra genitori e insegnanti, luoghi ove si fa menzione di episodi nefasti, indescrivibili e da tregenda! Vi sono genitori che si chiedono come mai non sono mai stati informati sui fatti, vi sono genitori che dicono ai propri figli che si devono difendere altrimenti, quando tornano a casa si beccano anche il ‘resto’ e genitori (la peggior categoria a dirla tutta...) che con modi beceri e degni del miglior ‘b uz z ur ro ’, inveiscono contro gli insegnanti perché ‘è impossibile che mio figlio abbia fatto una cosa del ge ne re! ’. Insomma, in molte riunioni, appare il bello e il brutto di tutte le ‘categorie’ sempre nella speranza che non arrivi il genitore che colpito da improvviso raptus, arriva sino al direttore scolastico, blaterando frasi del tipo: ‘Lei non sa chi sono io’ oppure ‘presto lei avrà mie notizie’! Tempi duri per i troppo buoni, tempi duri per gli attuatori ottusi dei programmi scolastici, tempi duri per gli alunni che cercano di muoversi in mezzo a tutto questo ‘baillame’. Non mi resta che fare i miei auguri a tutti nella speranza che ognuno di loro faccia un piccolo gesto di umiltà ben sapendo di avere pregi e difetti!

Ivan Loris Davò (Spinadesco)

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