Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 20.30

La campagna ‘L’Italia nella francofonia’ continua con eccellenti risultati

La petizione è stata lanciata lo scorso anno

| Scritto da Redazione
La campagna ‘L’Italia nella francofonia’ continua con eccellenti risultati

L’Italia a livello nazionale non fa parte dell’organizzazione internazionale della Francofonia, eppure è una nazione con una antica tradizione di studio della lingua francese e, in una sua regione, la Valle d’Aosta, il francese è lingua ufficiale, mentre in Piemonte è tutelata come lingua del patrimonio culturale locale. Inoltre, gli ultimi anni, a seguito dei vari flussi migratori, hanno fatto sì che nel nostro Paese siano cresciute molto comunità le cui nazioni di origine sono appartenenti a pieno titolo dell’Organizzazione Internazione della Francofonia.

Aderire alla Francofonia sarebbe vantaggioso per il nostro Paese sotto molteplici aspetti, non ultimo quello economico e commerciale aprendo anche all’Italia un mercato vasto e che conta più di 200 milioni di persone sparse sui cinque continenti. Oltre a questioni commerciali vi sono anche motivazioni di stimolo e nuove possibilità di lavoro per i nostri giovani che vedrebbero aprirsi nuove possibilità professionale o di arrochimento culturale e formativo. Per queste ragioni gli Incontri Culturali Franco Italiani avanzano al Governo italiano la richiesta affinché anche l’Italia aderisca all’Organizzazione Internazionale della Francofonia.

In questo anno ci si è mobilitati attraverso una petizione online sul sito Firmiamo.it. Oltre un centinaio di persone hanno risposto a questo appello sottoscrivendo la richiesta di adesione dell’Italia all’Organizzazione Internazionale della Francofonia. Questo successo, per il quale Marco Baratto, Presidente Incontri Culturali Franco Italiani, ringrazia i responsabili provinciali di Brescia (Gian Luigi Valotti) e Mantova (Elena Zanola) degli Incontri Culturali Franco Italiani, permette di proseguire nell’impresa.

«Continueremo la nostra campagna di sensibilizzazione sulle grandi opportunità per l’Italia di entrare nella Francofonia», spiega Baratto. «Questo impegno sarà legato anche alla candidatura della Francia quale sede dell’Expo del 2025. Nei prossimi mesi saranno contatti amministratori locali, rappresentanti politici per chiedere un impegno concreto in merito alla adesione dell’Italia». La raccolta delle firme continua a questo indirizzo.

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