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La libera Berlino del 2012.Appunti di viaggio | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
La libera Berlino del 2012.Appunti di viaggio | G.C.Storti

La libera Berlino del 2012.Appunti di viaggio|G.C.Storti.
Sono stato a Berlino per la quarta volta in questo agosto 2012.Le altre visite sono datate  1972, 2002 e nel 2008. Praticamente ho visto una città trasformarsi profondamente  e radicalmente.
Nel 1972 eravamo in pieno regime comunista. Il muro era stato costruito solo da dieci anni e la sfida fra i due sistemi, quello capitalista e quello  socialista, poi battezzato  “reale” era in corso come non mai. Quel  lontano 1972 era stato indetto, dal movimento comunista internazionale, il Festival Mondiale della Gioventù e fu per me e per altri giovani compagni, un’ occasione straordinaria di conoscenza della gioventù di altre nazioni. Del ’72 ho il cupo ricordo  del muro che isolava la porta di Brandeburgo  e dei “ vopos” che controllavano il muro stesso.
Nella Alexander Platz   vi era già la torre , girevole della televisione, allora simbolo dello sviluppo inarrestabile della DDR. La piazza era stracolma di giovani di diverse nazionalità e l’aria era di festa e la birra scorreva a fiumi.
Nel 2002 passammo da Berlino in transito per l’Olanda ed i Paesi Bassi. Vidi appunto due posti. La piazza della porta di Brandeburgo, libera dal muro e dai “ vopos” ed Alexssander Platz . Era il primo maggio e la piazza era invasa dalla festa dei metalmeccanici del sindacato tedesco che allora erano in lotta per la riduzione dell’orario di lavoro. Una piazza che odorava di wurstel e di birra e dove risuonavano le canzoni del movimento operaio tedesco, fra cui l’internazionale che hanno mantenuto come inno identificativo. Siamo stati infine al ristorante , girevole, della torre della televisione cenando malissimo, alla tedesca, ed con prezzi molto elevati. La città era viva in piena ricostruzione  la nuova piazza di Piano, Postadmer, stava prendendo forma. Del muro solo qualche traccia a ricordo dei turisti.
Nel 2008 l’ho visitata con mio nipote che vive e lavora a Berlino. La nuova Berlino era ormai  “ formata”. Una città interamente rifatta secondo schemi nuovi. Non esiste più una struttura architettonica ed urbanistica come siamo abituati a vedere nelle nostre città dove spesso il nuovo non è “ il bello” ma lo scempio. Lì il “nuovo”  è il bello ed il “vecchio” è semplicemente  il “vecchio” che va abbattuto o profondamente ristrutturato. Visitai il museo della storia della nazione tedesca, appena, inaugurato e mi colpi l’equilibrio, la misura con il quale hanno trattato i periodi storici come il nazismo, l’olocausto e la divisione delle due Germanie. Già sentivi l’aria fresca di una  nuova gioventù che stava per occupare la nuova Berlin e notavi come l’integrazione con la comunità turca era si consolidata  ma sempre in bilico. Mi colpì profondamente vedere le due generazione di donne turche. Le madri vestivano all’occidentale  con il viso incipriato ed il rossetto sulle labbra. Le figlie invece non erano truccate e portavano il velo e fra di loro parlavano in un turco “ stretto” ( così mi fu detto).
Sono ritornato in questo agosto per un lungo soggiorno che mi ha permesso di  visitare  bene la città. Ora quella gioventù l’ ha per davvero occupata  tutta . Alle due piazze storiche , Brandeburgo ed Alexander  si è aggiunta Postadmer con il suo Sony Center.  Tre allegre babeli di lingue e di colori della pelle , i biondi ariani sembrano essere una minoranza. I velocipidi , biciclette, tricicli, rischiò, sono diventati padroni della città. Piste ciclabili su ogni strada, spesso dipinte in rosso che tolgono spazio alle auto. Una popolazione che appena esce il sole si spoglia nei parchi e si stende sulle sdraio nei  verdissimi prati. Ho visitato anche un piccolo museo dedicato alla DDR. Mi ha fatto tristezza rivedere in fotografia ciò che avevo visto per davvero molti anni prima. Ma loro ne parlano mettendo anche in evidenza gli aspetti non negativi di quella esperienza. Pochi sanno ad esempio che la DDR, stato ateo, promosse la pratica del nudismo organizzando campeggi estivi, locali ed educando la gioventù a questa pratica ecc. E di quella scelta ne ritrovi in ogni angolo gli eredi praticanti. Nei verdi lago di Berlino è frequentissimo incontrare gruppi di nudisti che in allegria si mischiamo agli altri.
Eppoi , nonostante la mia cultura progressista, rimani imbarazzato, molto imbarazzato  quando vedi che due giovani ( ragazzi)  nei seggiolini della metropolitana davanti  a te che si abbracciano e si baciano con passione . 
Solo in quel preciso istante ho messo a fuoco che il nazismo perseguitò e sterminò  oltre agli ebrei ed ai rom anche gli omosessuali che a Berlino già negli anni venti avevano  organizzato un forte movimento di liberazione.
Ma la cosa che più mi ha colpito è un bellissimo  monumento, scoperto per caso, nella  Berlino est, dove i nazisti avevano il loro quartiere generale   a  Johann Georg Elser (Hermaringen, 4 gennaio 1903 – Dachau, 9 aprile 1945) noto per aver ideato ed attuato l'attentato del 8 novembre 1939 nella birreria Bürgerbräukeller di Monaco contro Hitler, che scampò all'attentato solo per pochi minuti.
Vi immaginate  una cosa del genere in Italia?  Forse è anche per questo che la Germania è la “ locomotiva d’Europa”.
Ma delle questioni sociali ed economiche né parleremo in una prossima nota.

p.s. La fotina rappresenta il monumento a Johann Georg Elser

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