Gianfranco Librandi (Unione Italiana): "La Padania? Agli italiani non interessa.
Unità per affrontare l'incertezza e per i politici un test di governabilità"
MILANO, 2 giugno 2011- "Mai come in questo risultato elettorale gli italiani ci hanno dato ragione, rifiutando in modo netto e deciso la divisione dell'Italia. Agli italiani non importa nulla della Padania".
La Festa della Repubblica quest'anno cade proprio a pochi giorni dai risultati elettorali che hanno gettato lo scompiglio negli equilibri di governo, e che hanno spinto il centrodestra a riflettere sulle scelte prese negli ultimi tempi. Il segretario nazionale di Unione Italiana, Gianfranco Librandi, da sempre si oppone a certi 'campanilismi locali', e lo ribadisce con forza in questo giorno così significativo per la nostra storia: "E' il tempo della riflessione, il tempo di ripartire dai valori in cui crediamo - dice -. Uno di questi è proprio l'Unità della nostra Nazione, che oggi ricorda il risultato del referendum del 2 giugno del '46, grazie al quale è nata la nostra Repubblica. E noi proprio oggi, come destra moderata, siamo qui per riconquistare le nostre posizioni, ma auspichiamo che anche i nostri alleati della Lega rivedano la loro strategia, magari già a Pontida: è chiaro che la divisione non paga, in qualsiasi senso, lo dicono nero su bianco i risultati elettorali".
"Unione Italiana, lo ribadisce il nome stesso, fa della nostra Unità nazionale un punto indiscutibile - sottolinea Librandi -. E' evidente come molti italiani, in questa tornata elettorale, abbiamo votato a sinistra per protesta, per dare un chiaro segnale. Il risultato di Milano ne è una prova ben visibile". Proprio a Milano Librandi si è misurato in prima persona, prima come candidato sindaco, poi come sostenitore della coalizione di centrodestra.
"Porteremo avanti i nostri valori etici e le nostre proposte con ancora più impegno - dice Librandi -. E' necessario che l'Italia resti unita in questo periodo ed esca in breve tempo dallo stallo economico. Per questo noi vogliamo che si crei una vera e propria task force di governo, basata sull'efficienza e adatta ad affrontare l'emergenza. Chiederemo che gli incarichi di governo siano ricoperti da persone competentiche superino un 'test di governabilità', magari composto da una commissione bipartisan. Solo in questo modo riusciremo ad uscire da questo periodo di incertezza".
