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La scuola non può essere letta come spreco| Cgil-Cisl-UIL

| Scritto da Redazione
La scuola non può essere letta come spreco| Cgil-Cisl-UIL

Ecco la lettera sulla "verticalizzazione" delle scuole.
All’Assessore Provinciale Dott.ssa Paola Orini

A seguito delle operazioni relative alla legge 111/11, Regione Lombardia per l’anno scolastico 2012/13 ha provveduto, con proprie deliberazioni, a sopprimere 58 istituzioni scolastiche autonome, contro le 24 programmate in sede MIUR, definendo tale operazione un esempio di “virtuosità”.

Ma la scuola non può essere letta solo come situazione di spreco! Non ci si può vantare di essere virtuosi tagliando l’offerta formativa e limitandola nella sua qualità, perché questo significa incidere sul futuro delle nuove generazioni e più in generale sullo sviluppo del nostro Paese.

A conferma di quanto fossero errate le misure governative in proposito al dimensionamento scolastico, nel corso dell’estate è intervenuta la Corte Costituzionale attraverso la produzione, in data 7. 6 .2012, della Sentenza 147 ritenendo incostituzionale l’intero comma 4 dell’art. 19 della legge 111/2011, ovvero, la fissazione ad almeno mille alunni, o cinquecento per i comuni montani, degli istituti comprensivi, pena la perdita dell’autonomia scolastica.

In ragione anche del fatto che le determinazioni della Corte hanno “obbligato” gli esiti dei lavori della VII Commissione del Senato che in data 10/7/2012 ha proposto un documento che impegna il Governo a rivedere il processo di dimensionamento nel rispetto della sentenza della Corte e ad attestare il nuovo dimensionamento su un parametro medio regionale di 900 alunni, le OO.SS.

CGIL, CISL, UIL e FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA di Cremona ribadiscono i contenuti del proprio documento del 18 ottobre 2011, e in considerazione del pesante stato di crisi amministrativa e politica nel quale versa l’istituzione Regione Lombardia, crisi che le rende oggettivamente impossibile operare nei previsti passaggi di legge, chiedono all’Ente Provincia di Cremona di non procedere alla realizzazione di quanto previsto dalla delibera regionale dell11/7/2012 e che si sospenda quindi il previsto dispositivo da doversi assumere entro il 30 novembre prossimo, per approvare un nuovo piano di riduzione dell’offerta formativa.

Le OO.SS. non intendono comunque interferire rispetto ad eventuali decisioni autonome e condivise, assunte dagli EE.LL. in accordo con gli Organi Collegiali (Consiglio di Circolo/Istituto e Collegio Docenti), volte a scelte organizzativo-didattiche di tipo verticale per l’anno scolastico 2013/14.

Cremona, 22/10/2012
CGIL (Donata Bertoletti) CISL (Monica Manfredini) UIL (Guglielmo Reali)

FLC CGIL (Maria Teresa Perin) CISL Scuola (Salvatore Militello) UIL Scuola (Mauro Calafato)

Allegato: Documento sindacale del 18/10/2011

OPERAZIONI DI VERTICALIZZAZIONE DELLE SCUOLE CREMONESI:

NON DEVE ESSERE UN “COMPITO DI RAGIONERIA”!

Cremona, 18 ottobre 2011

Venerdì 14 ottobre le segreterie provinciali di CGIL CISL e UIL Confederali e di Categoria

hanno incontrato l’Assessore Provinciale Paola Orini per ricevere informazioni circa la

cosiddetta “verticalizzazione” voluta dalla Legge 111 del 15 luglio scorso, delle Direzioni

Didattiche e della Scuole Medie della provincia di Cremona.

Il Sindacato ha preso atto dei criteri di massima espressi dall’Assessore per cercare di non

creare istituti comprensivi con un altissimo numero di alunni (la legge indica come minimo,

il numero di 1000 alunni, ma non ne stabilisce il limite massimo!) ed ha evidenziato che la

logica sottesa alla legge è solo quella legata al risparmio.

La richiesta sindacale è che si sospenda per un anno l’applicazione della norma. Se invece

questa razionalizzazione “s’ha da fare” subito, essa dovrà comunque essere il frutto di un

progetto didattico e formativo condiviso e non subìto dalle famiglie e dagli operatori

della scuola.

Se si vogliono migliorare i risultati del sistema formativo nel nostro territorio e non solo far

cassa, se si ritiene che la formazione sia finalizzata all’inclusione e alla promozione sociale

e culturale delle persone, diventa indispensabile un attivo, propositivo, reale e non

formale, coinvolgimento dei Consigli di Istituto e dei Collegi Docenti oltre che dei Dirigenti

Scolastici.

All’Assessore Provinciale è stato anche chiesto di riconvocare il Sindacato non appena

l’Assessorato Regionale avrà reso noto se saranno o meno accettate le richieste deroghe

sui numeri degli alunni al fine di verificare, insieme, le ricadute sul territorio. L’Assessore si

è dichiarato più che disponibile.

Il prossimo 27 ottobre il Sindacato incontrerà l’Assessore alle Politiche Educative del

Comune di Cremona e sarà l’occasione per ribadire la contrarietà del Sindacato

all’ennesima manovra ad una “razionalizzazione” dettata della necessità di “fare cassa” a

scapito della qualità della scuola statale.

CGIL, Donata Bertoletti

FLC CGIL, Maria Teresa Perin

CISL, Monica Manfredini

CISL Scuola, Salvatore Militello

UIL Scuola, Mauro Calafato

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