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La UE non può rinunciare alla direttiva sui congedi di maternità | S.Cofferati

La protezione e la tutela delle donne che lavorano è di massima importanza per tutta l’Europa

| Scritto da Redazione
La UE  non può rinunciare alla direttiva sui congedi di maternità | S.Cofferati

Durante la Sessione Plenaria di Strasburgo di questa settimana si è discusso di un tema molto importante, il congedo di maternità. La proposta di direttiva è bloccata al Consiglio da ben quattro anni, in seguito all’approvazione da parte del Parlamento Europeo nell’ottobre 2010 di un emendamento che porta da 14 a 20 settimane il congedo di maternità a stipendio pieno e introduce un congedo di paternità di due settimane. Emendamento che non è mai stato accettato dal Consiglio, nonostante la mediazione della Commissione che proponeva un congedo di 18 settimane. La Commissione Europea è ora intenzionata a ritirare la proposta di direttiva. La protezione e la tutela delle donne che lavorano è di massima importanza per tutta l’Europa e a Strasburgo il Gruppo S&D ha sottolineato l’importanza che la Commissione non ritiri la proposta di direttiva. Bisogna fare ripartire il confronto per arrivare a un testo condiviso europeo che vada nella direzione di un rafforzamento dei diritti delle donne in gravidanza e in maternità, così come richiesto dal Parlamento Europeo.Investire nelle donne e nella conciliazione tra lavoro e vita privata deve essere una priorità per l’Europa e l’auspicio è che, sotto la presidenza italiana, si rilanci il dialogo e questa proposta di reale progresso sul fronte dei diritti dei cittadini europei non torni su un binario morto.

Sergio Cofferati

Luglio 2014 

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