Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 08.15

Latte, l’aumento produttivo apre le porte alle sanzioni ai produttori

Trasmettiamo il comunicato dell’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Latte, l’aumento produttivo apre le porte alle sanzioni ai produttori

Al 30 settembre 2014 le consegne di latte a livello nazionale sono state superiori del 3,32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un quantitativo totale pari a 10700607 tonnellate. Lo rende noto clal.it, Società di consulenza specializzata nel settore agroalimentare, con sede a Modena. Coinvolte la maggioranza delle regioni italiane, con la sola eccezione dell’Abruzzo, della Liguria, della Puglia, della Toscana, dell’Umbria e della Valle d’Aosta, che hanno consegnato quantitativi inferiori al 2013. La Lombardia ha registrato un aumento del 3,88%, pari a 3528099 tonnellate di latte, seguita dall’Emilia Romagna, con 1342896 (+1,67%), dal Veneto con 852447 tonnellate (+4,09%), dal Piemonte, 755393 tonnellate (+6,16) e a seguire le altre. Secondo l’analisi condotta da Ermanno Comegna e pubblicata su numero 40 dell’Informatore Agrario, questa situazione potrebbe tradursi in un prelievo da versare alla UE di circa 80 milioni di €, con una sanzione complessiva a carico dei produttori eccedentari anche superiore ai 10 milioni di €, calcolata in base alle norme sul conteggio del prelievo previste dalla legge 33/2009 che prevede la possibilità di chiedere ai produttori più sanzioni di quelle che devono effettivamente versare a Bruxelles. Per evitare che questa scure si abbatta sugli allevatori italiani, Comegna indica due opzioni: una riduzione produttiva da qui ai prossimi mesi e la richiesta alla Commissione europea di un intervento ad hoc sulla normativa in materia di quote latte, oltre all’introduzione di un meccanismo di “atterraggio morbido” che già la Germania e altri nove Paesi membri avevano chiesto a inizio 2014, che però non ottenne nessun risultato.

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