Rispolverato da Nidil e Filcams il contratto di solidarietà espansiva si è rivelato utile per stabilizzare parasubordinati impropri e tutelare quelli "genuini". I casi Ifoa e Isola Verde DI SIMONE CECCARELLI
Che la legge 92/12 non sia una buona legge è stato detto e ripetuto, non solo dalla Cgil: non contrasta affatto la precarietà e anzi, dopo la sua entrata in vigore, decine di migliaia di contratti di collaborazione non sono stati rinnovati o sono stati trasformati in tipologie ancora più precarizzanti. Ciononostante, il sindacato prova comunque a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per proseguire nell’opera di riconoscimento di diritti e di contrasto agli abusi. E capita a volte che articoli di legge rimasti seppelliti nella polvere per quasi trent’anni si rivelino strumento utile per stabilizzare i lavoratori impiegati impropriamente come parasubordinati, e per garantire a quelli “genuini” adeguate tutele.
A seguito della stretta sui contratti a progetto e della parziale modifica delle associazioni in partecipazione imposte dalla legge 92, NIdiL e Filcams sono infatti riuscite ad inserirsi nei nuovi spazi di contrattazione che si sono aperti con l’entrata in vigore della riforma stessa, utilizzando in due casi (negli accordi con l’Istituto di formazione per operatori aziendali, Ifoa, e con le erboristerie Isola Verde) il contratto di solidarietà espansivo, uno strumento che, da quando è stato introdotto nel 1984, non sembra mai essere stato utilizzato.
leggi tutto clicca qui: http://www.rassegna.it/articoli/2013/03/20/98260/la-solidarieta-non-muore-mai
