Egregio direttore da molti giorni assistiamo a delle file continue,
davanti alle farmacie e non solo per effettuar il tampone antigenico
per potere in caso di esito negativo produrre il certificato o la
verifica tramite scansione sul proprio cellulare avere
l’autorizzazione per poter accedere al luogo di lavoro. Le file
continue alla mattina, pomeriggio e sera per i tamponi denotano la
paura
dei cittadini, inculcata dalle continue trasmissioni gestite 24 ore al
giorno con ospiti fissi di virologi, immunologici infettivologi in
continua e pericolosa contraddizione tra loro, che creano paura e
diffidenza versa le continue inoculazioni dei vaccini che si stanno
rilevando protezioni temporali e quindi per ripristinarne il
meccanismo di difesa immunitaria necessitano di continue
inoculazioni vaccinali( si stanno prevedendo addirittura
inoculazione quadrimestrali ) ma purtroppo ahimè ostinatamente si sta
utilizzando sempre lo stesso vaccino da oltre due anni fa, con
efficacia dimostrata limitata nel tempo approssimativamente al massimo
di quattro mesi, a mio sommesso parere già espresso un anno fa
tramite il suo stimato quotidiano, ribadisco il concetto sebbene non
sia un medico, che con il tempo queste continue vaccinazioni potrebbero
inficiare il nostro sistema immunitario di difesa naturale insito in
ognuno di noi, teoria che si sta avvalorando tra diversi virologi, e
studi scientifici, purtroppo le continue comparsate televisive a
favore solamente dei vaccini, e le continue previsioni fosche dei
rischi
connessi a chi non intende vaccinarsi hanno creato terrore nei
cittadini
e questi soprattutto per chi deve andare a lavorare si sta vaccinando,
soprattutto per non perdere il lavoro e quelli ancora titubanti si
continuano controvoglia a tamponare a loro spese, ma dal 15 febbraio
dovranno vaccinarsi per non incorrere nella sospensione dello
stipendio, ed arrendersi alla vaccinazione venduta per non
obbligatoria, ma di fatto con la solita furbizia Italica è da
considerare obbligatoria a tutti gli effetti . La paura di contagiarsi
è talmente diffusa, che anche i pensionati già vaccinati anche con
la dose booster che non devono andare a lavorare, influenzati
incessantemente dal mantra che potrebbero infettare o farsi
infettare da figli o nipoti, si mettono diligentemente in fila per
verificare ogni due giorni se sono negativi
Elia Sciacca
lettera al direttore
Elia Sciacca

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