Dopo un mese e ben tre riunioni di maggioranza (quattro se si conta quella in programma lunedì prossimo), l'iter di discussione sul progetto di legge sul consumo di suolo è ancora fermo al palo. Maroni, criticato dall'opposizione in Regione e punzecchiato dalla stampa, ha rotto gli indugi in settimana assicurando che il testo arriverà entro il mese di luglio. Ma ad oggi nella sala del gruppo di lavoro si sente solo l'eco della voce del coordinatore Agostino Alloni che attende che qualcosa arrivi dalle file di Forza Italia e Nuovo centro destra per cominciare il confronto sul testo.
"Non ha più senso la presenza del Pd in un gruppo di lavoro che ha ben poco lavoro da fare. E sicuramente non per nostra responsabilità. Giovedì prossimo convocherò il tavolo sul consumo di suolo: se in quella occasione la maggioranza non avrà trovato un accordo rimetterò il mandato da coordinatore". Questa la presa di posizione di Alloni che a nome del Pd ha voluto battere i pugni sul tavolo della commissione Territorio, convocata giovedì pomeriggio, per dare una scossa a questa fase stagnante. "Siamo fuori tempo massimo - ha spiegato nel suo intervento -. Avevamo deciso congiuntamente tempi e modi per l'iter di questo progetto di legge, ma le frizioni all'interno della maggioranza hanno interrotto da un mese i lavori. I tempi slittano ancora: dall'8 luglio siamo passati al 15 luglio, ma non ho timore a dire che sicuramente prima di settembre su questo tema non si muoverà una foglia".
Rincara la dose il capogruppo del Pd in commissione Territorio Jacopo Scandella: "Non ci stiamo a fare le comparse su un tema che per noi è fondamentale. Sappiamo che l'argomento è complesso, ma da qui a non lavorare proprio c'è una bella differenza. La verità è che la Giunta Maroni non ha la capacità di superare questo stallo nella sua stessa maggioranza".
Fonte: gruppo PD regione lombardia
