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Ludopatia. Comune ricorre a Consiglio di Stato per sala via Cimarosa

| Scritto da Redazione
Ludopatia. Comune ricorre a Consiglio di Stato per sala via Cimarosa

Palazzo Marino continuerà quindi a essere al fianco dei cittadini nella battaglia per tutelare la qualità della vita e la salute di tutti, a fronte di un vero e proprio dramma sociale che colpisce soprattutto i più deboli. Proprio per questo il Comune di Milano valuta ogni iniziativa tra cui certamente il ricorso al Consiglio di Stato contro l'Ordinanza del Tar sulla sala scommesse e gioco d’azzardo di via Cimarosa 4.

Lo ha annunciato l’Amministrazione comunale, dopo che il Tar, fissando l’8 ottobre l’udienza per la trattazione nel merito, ha accolto la richiesta di sospensione degli effetti dell’ordinanza del Sindaco del 7 febbraio scorso: quel provvedimento stabiliva la sospensione dell’attività del locale per almeno sei mesi, “quale misura eccezionale per la tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili che frequentano le aree e gli immobili in prossimità” della struttura.

Nell'ordinanza sindacale si evidenziava, in particolare, la necessità di “prevenire il rischio che il gioco d’azzardo crei dipendenza, in quanto rappresenta una nuova emergenza sociale che colpisce le fasce più deboli e meno protette, con meno risorse economiche e culturali”.

Già lo scorso 20 febbraio il Tar aveva disposto la riapertura della sala scommesse, accogliendo provvisoriamente la domanda cautelare della proprietà per l’annullamento dell’ordinanza comunale.

Il Tribunale Amministrativo nell’ordinanza odierna ha comunque rilevato che restano impregiudicati gli effetti dell’ordinanza del 13 febbraio con cui il Tribunale Civile aveva accolto il ricorso del condominio.

“A Milano andiamo avanti con ancor più forza e ancor più motivazione per combattere il gioco d’azzardo in difesa dei cittadini. Per molte situazioni non è utilizzabile la normativa regionale, chiediamo quindi al Governo di non lasciare soli i Comuni in questa battaglia, dandoci gli strumenti adeguati per tutelare la salute di migliaia di persone”, ha dichiarato la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.   
Proprio per tutelare la salute dei cittadini, la proposta del nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano prevede una norma ad hoc che vieta l’apertura delle sale gioco e delle sale scommesse a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile, oratori, strutture ricettive per categorie protette, parchi gioco, caserme, ospedali, musei.

 

Fonte: Comune di Milano

2014-03-14

 

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