Direttore d’un direttore Gianni Carlo, dai, forza che il “nuovo” (eufemismo di bassa manovalanza) Anno è iniziato. Arrabattandomi tra uno dei molteplici “archivi all’italiana” (nome astratto!), ho selezionato due o tre “pezzi” esageratamente assurdi ma veritieri, che m’hanno persino procurato una penosa quanto squallida ilarità, peggio di una novelletta comica all’italiana. Senti su.
1. Passeggio in un piccolo giardino pubblico frequentato da bambini, e mi accorgo che due giovani donne, di quelle che recuperano oggetti nei cassonetti dell’immondizia, portano un materasso in un angolo del giardino super elevato e nascosto. Mi preoccupo e vedendo passare un operatore ecologico a strisce gialle e rosse lo invito ad andare assieme a vedere che succede in quell’angolo nascosto. Mi risponde risoluto ed efficiente: “Non lo posso fare! Non è di mia competenza. C’è un apposito numero verde. Si rivolga a quello!”. Forse a quel numero verde risponde un operatore di call-center che risponde dall’India e a mala pena riesce a “sbiacicare”, timido ed impacciato, qualche compiuto discorso. Ma che cosa sta succedendo in Italia?”
2. Un’ambasciata straniera chiede la cattura di un delinquente. Un reparto di polizia parte speditamente e cattura una giovane mamma con una bimba di sei anni. Per la legge della sussidiarietà (intendila un poco come una distribuzione di competenze amministrative tra diversi livelli di governo nazionali territoriali…), spediscono all’estero mamma e bambina con un aereo privato di dubbia provenienza. Due ministri non sono informati, i capi della struttura esecutiva sono male informati. Il risultato più che criminale è paradossale. Ma che sta succedendo in Italia?
4. Un’anziana pensionata è angosciata e smarrita. Ha ricevuto una lettera che le impone di ripresentare tutti i documenti della già avvenuta dichiarazione dei redditi eseguita dal CAF, “facendo attenzione che non ci siano errori, imperfezioni o incomprensioni delle precise tassative disposizioni”. Se ci fosse qualcosa del genere, alla poverina sarebbe sospesa la pensione. C’è un potere dittatoriale che usa queste forme di terrore. Ma che sta succedendo in Italia?
5. In un articolo, smarrito ed appassionato al tempo stesso, Ernesto Galli della Loggia (storico-giornalista-editorialista) scrive: “Dov’è andata a finire l’Italia? La risposta ha un tono inevitabile d’angoscia: svanisce, e già ne stiamo quasi perdendo il ricordo. Svanisce l’Italia delle cento città, l’antica e degna Italia provinciale insieme ai luoghi simbolici della sua socialità”. L’angoscia di un cancro inevitabile e mortale colpisce tutti, amico mio Gianni Carlo, proprio tutti. Ma che sta succedendo in Italia?
6. In seguito alle scosse del terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre nel centro Italia, una donna di Fabriano che era in malattia, è rimasta nei dintorni della propria abitazione, dormendo in macchina vista l’inagibilità della sua casa soprattutto per la grande paura di ulteriori crolli. Prima di pranzo, ha però raggiunto l’abitazione per prendere al volo alcuni effetti personali trovando una inaspettata sorpresa: nella cassetta della posta c’era il foglio del medico dell’Inps. Il dottore era passato per la consueta visita fiscale, accertamento dovuto in caso di dipendente a casa per malattia, e non l’ha trovata a casa. La donna si giustifica: “Non ero lì perché ho la casa dichiarata inagibile e non avevo avuto modo di avvertire l’Inps in quanto dormivo nel parcheggio”. Gesù, Giuseppe, Maria…perché la macchina burocratica va avanti come se non fosse accaduto nulla? Insomma, oltre ai danni subiti dal terremoto, per la donna ora c’è la beffa del rischio di sanzione disciplinare per essersi assentata dal lavoro in maniera “ingiustificata”. Ma che sta succedendo in Italia?
E chiudo va là, per cui lasciami citare ancora una volta per tutte, l’invito profetico di Padre Maria Turoldo: “Torniamo, amici, a riprendere i nomi di battaglia, a indossare le armi della luce”. Pensierino della sera. Eroici quelli dei Palazzi, davvero eroici…purtroppo inutili, soprattutto privi di quel “nome di battaglia” ormai andato inesorabilmente in disuso. Ed è codesta una delle non poco trascurabili ragioni per cui mi viene sempre più spesso il magone, soprattutto mi viene spontaneo esclamare: “MA CHE STA SUCCEDENDO IN ITALIA?”. Nulla, proprio nulla…sta succedendo, non sta succedendo proprio nulla che quei certi ardimentosi giornalisti non riportino assurdi fatti di cronaca più sopra menzionati, fatti di cronaca scritti ancora una volta con inchiostro “simpatico”. Simpatico a chi, poi? Sonno va là, a letto, se dormiremo. Poi risveglio, mattino risveglio, poi doccia… e via di nuovo a farci “inghiottire”, “mortificare”, “strapazzare”, “avversare”…a tal punto che non sappiamo più chi siamo e dove siamo, soprattutto…dove andremo!
Giorgino Carnevali (Cremona)
