Magliocca: Touadi (Pd), Per Alemanno e'il tempo delle scelte

Venerdì 11 Marzo 2011 | Scritto da Redazione

"Le motivazioni dell'arresto di Giorgio Magliocca -
primo cittadino di un paese del casertano e consulente del
sindaco di Roma - sono chiare: avrebbe consentito ai clan
della camorra di continuare a gestire i beni loro confiscati
in cambio di appoggi elettorali. Non è chiara invece la
ragione per la quale questo signore lavorasse nello staff
del sindaco, anche se potrebbe aiutare a far luce lo
sconfortante dato del mancato utilizzo da parte del Comune
di Roma dei beni confiscati alle mafie".
E'quanto dichiara in una nota l'on. Jean Leonard Touadi
(Pd), ex assessore alla Sicurezza della Capitale.
"Solo pochi giorni fa ho ricordato al sindaco Alemanno i
dati forniti da Libera nel suo rapporto 'Riprendiamoci il
Maltolto' che denunciavano l'abbandono o il mancato
utilizzo di almeno il 40% degli stabili sequestrati alle
mafie ed affidati al Comune. E' una questione davvero
allarmante per il nostro territorio e in Parlamento
giacciono - senza risposta - una seria di interrogazioni
con le quali ho documentato proprio il progressivo e
preoccupante infiltrarsi della criminalità organizzata
nelle attività produttive di Roma, un lavoro che ho voluto
seguisse a quello svolto dalla precedente amministrazione
con il protocollo d'intesa firmato con l'agenzia del demanio
e la prefettura
Al di la dei tanti proclami e dagli scarsi successi della
giunta Alemanno, resto fermamente convinto che la
penetrazione della criminalità organizzata nei gangli
vitali della vita produttiva romana e nel nostro tessuto
sociale costituisca la nuova frontiera della sicurezza in
citta'.
Alemanno abbandoni la sua totale inerzia sul tema
cominciando dal compiere immediatamente due atti concreti:
indica una conferenza stampa per spiegare le ragione del suo
rapporto con Magliocca e metta immediatamente all'ordine
del giorno dell'Assemblea capitolina la delibera
presentata quattro mesi fa dal Pd, assieme a tutte le
opposizioni, che istituisce un delegato per la lotta alla
criminalità organizzata ed un osservatorio permanente
contro le Mafie.
La massima istituzione della città non si può permettere
nessun tipo di ambiguità o tentennamento nei confronti
delle mafie: Roma non lo merita.