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Mazzolari formatore di coscienze .

| Scritto da Redazione
Mazzolari formatore di coscienze .

Lunedì 11 marzo, alle 17.30, nella Sala SpazioComune
“CHI NON SA APPRENDERE NON SA INSEGNARE” Giorgio Vecchio presenta il libro “Mazzolari formatore di coscienze”
Il secondo appuntamento del percorso su «Fede e etica», organizzato dalla Fondazione Mazzolari, dalla libreria Cremonabooks e dalle Acli con il patrocinio del Comune di Cremona, e dedicato alla presentazione di testi di don Primo nella sua città natale, si avvarrà della competenza del professor Giorgio Vecchio, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Parma e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Mazzolari di Bozzolo. Lunedì 11 marzo, alle 17.30, presso SpazioComune in piazza Stradivari il professor Vecchio presenterà un testo edito da La Scuola di Brescia: Mazzolari, un formatore di coscienze. Nell’anno in cui la diocesi di Cremona riflette sulla scuola e sul tema educativo, ecco un prezioso contributo di don Mazzolari alla causa. Si tratta di alcuni inediti. Per la prima volta uno dei massimi esperti del pensiero di don Primo ricostruisce il rapporto del parroco di Bozzolo con il mondo della scuola.
Don Primo Mazzolari tra i maestri.
Nella prima parte l’autore ricostruisce i momenti salienti della biografia del sacerdote cremonese rileggendoli dal punto di vista della sua preoccupazione di formare coscienze. Don Primo è stato pastore d’anime dalla forte sensibilità educativa. Ha promosso all’interno dei cammini pastorali di Cicognara e Bozzolo iniziative che potessero elevare anche il livello culturale dei parrocchiani. In particolare, la sua attenzione si è rivolta ai più deboli, cioè a contadini, mamme, bambini e giovani. Ha accompagnato l’impegno educativo perché era giustamente convinto che dalla formazione molto dipende della qualità della scuola. Emerge un Mazzolari non solo amico delle maestre, ma ancor di più sostenitore del protagonismo educativo dei ragazzi. I bambini non sono contenitori da riempire di idee, ma soggetti capaci di una profonda opera educativa.
La seconda parte, invece, presenta una raccolta di testi, molti dei quali inediti, che offrono una riflessione sul tema educativo. In un primo momento si affronta la questione dell’educare alla fede e al senso civico. La coscienza si forma tramite convinzione, perché sopra ogni cosa c’è il servizio alla verità, anche quando significa andare controcorrente.
Di grande attualità sono, peraltro, le pagine dedicate al maestro cristiano di fronte alla crisi, dove si analizzano gli effetti morali della crisi economica, e quelle in cui Mazzolari descrive il compito degli educatori nelle scuole cattoliche. Il parroco di Bozzolo denuncia «la concorrenza e il mangiarsi diventati sistema», invitando ad assumersi con responsabilità le sofferenze della gente.
L’educazione è una cifra sintetica del ministero del parroco di Bozzolo. L’originalità del volume sta nella ricostruzione delle preoccupazioni di don Primo per una scuola all’altezza, capace di educare al senso della ricerca culturale umana. Mazzolari si mostra grande conoscitore dei problemi e delle trasformazioni in atto nella scuola. L’argomento formativo in ambito scolastico rivela un don Primo inedito, fine educatore nei momenti di fragilità e di passaggio della vita. Le nozioni non bastano per «farci uomini». Ci vuole capacità di relazione e ricchezza di umanità. Anche per questo Mazzolari non sfigura affatto tra i maestri del secolo scorso.
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L’ingresso è libero e gratuito

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