Martedì, 23 aprile 2024 - ore 13.07

MDV Cremona Suono del Rinascimento Cremonese IL VIOLINO AMATI CARLO IX E LA CHITARRA SABIONARI

Domenica 20 novembre alle ore 11, appuntamento all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona per un eccezionale concerto: Federico Guglielmo e Diego Cantalupi suoneranno rispettivamente il violino Carlo IX di Andrea Amati e la chitarra Sabionari, l’unica chitarra costruita da Antonio Stradivari ad essere ancora oggi utilizzata per le attività musicali.

| Scritto da Redazione
MDV Cremona Suono del Rinascimento Cremonese IL VIOLINO AMATI CARLO IX E LA CHITARRA SABIONARI MDV Cremona Suono del Rinascimento Cremonese IL VIOLINO AMATI CARLO IX E LA CHITARRA SABIONARI

Ascoltare il suono di uno dei più antichi violini del mondo insieme a quello di una chitarra uscita dalle mani e dalla bottega di Antonio Stradivari: il concerto del violinista Federico Guglielmo e del chitarrista Diego Cantalupi, in programma domenica 20 novembre all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona, rappresenta un’occasione davvero eccezionale.

Protagonisti del concerto (ore 11, ingresso 10 euro) sono il violino Carlo IX del 1566 ca, di Andrea Amati, e la chitarra Sabionari di Antonio Stradivari, in un programma che, oltre alla Sonata op. V, n. 10, in Fa maggiore di Arcangelo Corelli, prevede fra gli altri l'esecuzione di brani di Giuseppe Tartini, Nicola Matteis e Gaspar Sanz.

Considerato un vero e proprio capolavoro, il Carlo IX ha un grandissimo valore storico e simbolico: a metà del Cinquecento, infatti, Andrea Amati mette a punto le caratteristiche fondamentali della famiglia degli archi che, con qualche piccola variante di proporzioni riguardo a viole e violoncelli, sono in uso ancora oggi. In occasione del 450mo anniversario della sua costruzione, il Museo del Violino rende omaggio a questo eccezionale strumento e al suo straordinario artefice con questo concerto che lo vede insieme a uno strumento altrettanto prezioso.

La chitarra Sabionari è l’unica chitarra di Stradivari, fra le cinque giunte a noi, a essere regolarmente utilizzata ancora oggi per le attività musicali; un recente restauro le ha restituito la configurazione barocca originale, con 5 ordini di corde e la tipica accordatura rientrante, e ha dato risalto all’apparato decorativo firmato dal genio di Stradivari. Lo strumento appartiene a una collezione privata ed è esposto al Museo nell’ambito del progetto “friends of Stradivari”, il network internazionale promosso dal Museo del Violino fra quanti possiedono, suonano, amano, studiano o custodiscono i capolavori dei grandi liutai cremonesi.

Il Suono del Rinascimento cremonese

Federico Guglielmo suona il violino Carlo IX 1566ca Andrea Amati

Diego Cantalupi suona la chitarra Sabionari 1679 Antonio Stradivari

Domenica 20 novembre, ore 11

Posto unico 10 euro

 Informazioni e prevendita biglietti

Museo del Violino (tel. 0372.080.809)

----------------

Federico Guglielmo si diploma a 18 anni al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, quindi si perfeziona con Salvatore Accardo, Christopher Hogwood e Gianluigi Gelmetti. Vincitore di numerosi premi, tiene concerti come solista e camerista in tutto il mondo, esibendosi tra l’altro all’Isaac Stern Auditorium della Carnegie Hall di New York, alla Suntory Hall di Tokyo, alla Wigmore Hall di Londra, al Grosses Musikverein di Vienna. Dal 1995 è direttore musicale de L’Arte dell’Arco. È titolare della classe di musica d’insieme per archi al Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze e tiene corsi di perfezionamento in violino barocco in Italia, Giappone, Australia. La sua ricca discografia - quasi duecento titoli - ha ricevuto i maggiori riconoscimenti della critica internazionale.

Diego Cantalupi si è diplomato in chitarra al Conservatorio Arrigo Boito di Parma e si è laureato in Filologia musicale alla Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona, per poi approfondire la prassi musicale antica frequentando i corsi di perfezionamento di liuto al Dipartimento di Musica Antica della Civica Scuola di Musica di Milano e al Conservatorio di Parma. Dal 1995 collabora con i più importanti ensemble di musica antica; ha scritto una tesi di dottorato sulla storia della tiorba e del basso continuo, oltre ad articoli e saggi sulla prassi esecutiva al liuto. Fondatore e direttore artistico dell´ensemble L’Aura Soave, Cantalupi lavora soprattutto alla riscoperta di musica italiana inedita, dal Rinascimento all´inizio del Novecento. È docente di liuto, tiorba e chitarra storica al Conservatorio di Bari.

3711 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online