Beh, me lo son chiesto anch’io. Eppure là c’è una bellissima riproduzione gigante di uno stradivariano violino. Eccioè” come Antonio (Stradivari) lo concepì. Perdonatemi l’eccessivo ardimentoso incedere, almeno stavolta, ancora, ma non posso non ritornarci su. Spesso sentiamo dire che la curiosità sia femmina. Per me la curiosità è solo cultura. Chi è curioso (di sua natura) è più acculturato di chi se ne “imppipa”. Sidney, cittadina sull’isola di Cape Breton, Nova Scotia, Canada. Per soddisfare la vostra curiosità, direttore, il violino è celebrato in quella deliziosa cittadina semplicemente perché colà fu trasportato, tra il 1620 ed il 1700, da coloni scozzesi i quali si insediarono in quella regione, dando vita ad una prima colonia britannica. Successivamente quella colonia venne implementata (tardo XVII e XIX secolo) da un gran numero di scozzesi (discendenti dei Celti) che emigrarono appunto a Cape Breton muniti di quello straordinario strumento ad arco: il violino. Ecco appunto spiegata la suggestiva, sintomatica, di fattezze “umane” bella presenza, sulla banchina d’attracco del molo di Sindey, di questo prestigioso strumento rinomato ed apprezzato nel mondo, soprattutto celebrato con numerosi e prestigiosi festival musicali, oltre che diffuso ed insegnato in molte scuole musicali dell’isola. Diversi locandine locali riportano immagini di musicisti dediti al violino. E tutto questo da inoppugnabile fonte niente meno proveniente da una preziosa quanto altrettanto originale guida turistica canadese, unica nel suo genere, che ci ha accompagnati nel tour di parte del Canada. Il suo abbigliamento? Senti su allora: kilt (tipico gonnellino scozzese), altezza oltre 1,90, peso forma 120 kg, simpaticissimo, due polpacci di inaudita massa muscolare, guance rosso “sbisioso”, tipico copricapo scozzese di stoffa colore…scozzese. E tanta, tanta voglia di esprimere la propria professionalità attraverso la comprensiva illustrazione ed informazione di attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche, oltre alle locali tradizioni. Soprattutto con la precisa intenzione di voler “dare a Cesare” quel che non è mai stato di quell’ardito artista dell’ANIMA DELLA CITTA’. Perché, vedi amico mio, in Canadà (e non solo) le idee…(mamma santissima!) .... appunto le idee gli altri “ce” le hanno chiaramente chiare. Ma te la immagini la nostra bella piazza della stazione con un artistico violino “violino”, non già un violino “stilizzato”? Invece dobbiamo SUBIRE un insopportabile “violinone plasmato con frammenti di acciaio sfilacciosi, simil trucioli di lavorazione”! Terrore, a me “mi” fa terrore quell’esercito di artisti che annienterà la nostra società, inquietante terrore. “Cessate il fuoco! Croce Rossa Internazionale!”.
Giorgino Carnevali (Cremona)
