Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.38

Metalmeccanici in sciopeo contro la manovra e per i diritti di M.Bosio

| Scritto da Redazione
Metalmeccanici in sciopeo  contro la manovra e per i diritti di M.Bosio

Lunedì 12 dicembre si confermano 8 ore di mobilitazione con presidio in Piazza Roma dalle 15
Anche a Cremona lunedì 12 dicembre i metalmeccanici sciopereranno 8 ore per contrastare la manovra fatta dal governo Monti - sulla quale la FIOM-CGIL da un giudizio molto negativo – ma anche per denunciare e contrastare la scelta della Fiat di estendere il modello Pomigliano in tutti gli stabilimenti del Gruppo, cancellando in questo modo il
contratto nazionale di lavoro in tutte le sue fabbriche ed attaccando le libertà sindacali.

Il giudizio sulla manovra è molto negativo perché essa presenta tagli pesantissimi che colpiscono ancora una volta i lavoratori dipendenti, i pensionati, i precari, i giovani e non affronta il vero problema: l’ingiustizia sociale e la redistribuzione della ricchezza.

L’intervento sulle pensioni, cancellando praticamente le pensioni di anzianità, innalzando di secco l’età pensionabile (che grida vendetta nei confronti dell’occupazione giovanile) e la mancata rivalutazione, è particolarmente grave nei confronti delle donne e di chi ha iniziato precocemente a lavorare.

Contestualmente, attraverso gli interventi sull’aumento dell’Iva e della benzina, si vuole
continuare a far pagare una sola parte di questo Paese.

Non si può parlare di equità affermando che tutti devono pagare qualcosa, senza però rendersi conto che c’è chi ha già pagato troppo e chi non ha pagato nulla.
Questo non è equo e non è giusto.
Anche in questa manovra, come è successo in questi anni di governo Berlusconi, non ci sono misure che garantiscano la crescita e l’uscita dalla crisi.
Vorremmo inoltre capire cosa ne pensa veramente il mondo delle imprese dato che, mentre la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dice che questo è il miglior sistema pensionistico in Europa, le aziende nel quotidiano ci chiedono di fare accordi per accompagnare i cinquantenni alla pensione perché sono in esubero.

Uscire dalla crisi non vuole dire semplicemente applicare i dettami della lettera della Bce, ma svolgere un ruolo in Europa.
Bisogna cambiare la politica Comunitaria per cominciare a costruire un’Europa non basata sulla sola moneta ma anche sul sociale e sulle persone.
Si devono tassare le transazioni finanziare, avere la possibilità di emettere Eurobond, affrontare il problema del debito in modo complessivo e non lasciare soli i singoli Stati, darsi una nuova politica di sviluppo sostenibile.
Questo nella manovra non c’è, con lo sciopero generale si chiedono profondi cambiamenti a questa manovra e si chiede che quando si affronterà il tema del mercato del lavoro la marcia e la direzione siano altre.

Per noi metalmeccanici lo sciopero del 12 dicembre è anche contro le scelte che la Fiat sta facendo e per difendere il Contratto Nazionale.
Cancellare il contratto nazionale vuol dire andare su una strada aziendalistica e corporativa che non porta alcun vantaggio per i lavoratori.
Chiediamo al governo di cancellare l’articolo 8 della precedente manovra, quello commissionato dalla Fiat a Berlusconi e Sacconi.
Grazie a questa legge in Fiat, ma dubito che altre aziende non la seguino, non sono in discussione la Fiom o la Cgil, ma è in discussione la libertà dei lavoratori di potersi scegliere il sindacato che ritengono più opportuno e di aver il diritto di dire quello che pensano sulle condizioni di lavoro.

Chiediamo semplicemente, scusate se è troppo, che venga garantito a tutti i sindacati quello che dice l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, e cioè che le organizzazioni sindacali possano avere dei propri rappresentanti.

Ovvietà che da domani in Fiat verrà cancellata, l’azienda potrà escludere chi non è d’accordo con lei. Quello che più
sbalordisce e fa rabbia è che lo farà col consenso degli altri sindacati confederali.
La Fiom ed i lavoratori non hanno nessuna intenzione di accettare supinamente quello che sta accadendo in Italia, tanto più se il governo porrà la fiducia per far passare i suoi provvedimenti.

Per contrastare questo ci vorranno azioni in grado di durare nel tempo, la Fiom a livello nazionale ha già annunciato che nel mese di gennaio, al massimo nei primi giorni di febbraio, ha intenzione di organizzare una grande manifestazione nazionale a Roma, che metta al centro le questioni del lavoro, della democrazia, di un diverso modello di sviluppo e di una nuova politica industriale ed economica.
Iniziative che chiederemo venganocondivise dalla CGIL e che possano sfociare in un grande sciopero generale di tutte le categorie.

Lunedì 12 sarà una giornata importante, è importante tenere assieme la lotta per chiedere al governo di cambiare le scelte che sta facendo, ma anche perché siano chiari a tutti la gravità e il valore generale della scelta che la Fiat sta facendo e del cambiamento in peggio che questo può determinare nel sistema dei diritti del lavoro.

Si invitano quindi tutti i lavoratori metalmeccanici ad aderire allo sciopero di 8 ore e partecipare in massa al presidio indetto a Cremona in Piazza Roma dalle ore 15.
Massimiliano Bosio
Segr. Gen. Fiom-Cgil Cremona

n.b.Voglio solo precisare che lo sciopero non è in contrapposizione con quello indetto da CGIL-CISL-UIL ma è di integrazione.

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