(MI) CULTURA. ‘RI-SCATTI. IL CIELO È SEMPRE PIÙ BLU’, AL PAC UNA MOSTRA FOTOGRAFICA RACCONTA LO SGUARDO DEGLI ADOLESCENTI DI DYNAMO CAMP
Aperta dal 14 al 26 ottobre. L’inaugurazione oggi alle 19 al Padiglione d’Arte Contemporanea
Milano, 13 ottobre 2025 - Apre al pubblico domani al Pac ‘RI-SCATTI. Il cielo è sempre più blu”, la mostra fotografica che racconta lo sguardo degli adolescenti di Dynamo Camp. Giunto all’undicesima edizione, il progetto di fotografia sociale è ideato da Ri-scatti ODV e promosso dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s. L’edizione di quest’anno, a cura del conservatore del PAC Diego Sileo, è realizzata in collaborazione con Dynamo Camp - realtà che da 19 anni offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo e condizioni di disabilità. L’iniziativa si propone come un ponte naturale tra due mondi accomunati da un obiettivo condiviso: restituire centralità e voce a chi, troppo spesso, è percepito solo attraverso la lente della fragilità. La fotografia, strumento di espressione e racconto personale, pone al centro il divertimento, la scoperta e la fiducia in sé stessi come leve per stimolare capacità, autonomia e speranza.
Anche quest’anno il progetto si è sviluppato attorno a un percorso supervisionato da fotografi professionisti di Ri-scatti che, secondo una metodologia ormai consolidata, hanno condotto un laboratorio con gli adolescenti: non solo un’esperienza formativa, ma anche un’opportunità per sviluppare uno sguardo nuovo sul mondo e affrontare le difficoltà non con rassegnazione, ma con creatività, coraggio e spirito di accettazione. L’inaugurazione si terrà oggi alle 19, alla presenza dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
“La città di Milano crede nel valore della cultura come strumento di crescita, inclusione e partecipazione. In questo senso, progetti come RI-SCATTI dimostrano quanto l’arte possa offrire possibilità di espressione a chi, troppo spesso, non ha voce. La collaborazione tra il PAC, Ri-scatti e Dynamo Camp si pone quindi come un esempio virtuoso di come le istituzioni culturali possano dialogare con il sociale. Questa mostra in particolare è una testimonianza forte della capacità della fotografia di farsi linguaggio universale: un mezzo attraverso cui ragazze e ragazzi riescono a raccontare il proprio mondo con coraggio, creatività e consapevolezza. Un percorso espositivo che contiene un messaggio potente: ogni fragilità porta con sé un potenziale creativo straordinario”, dichiara l’assessore Sacchi.
’RI-SCATTI. Il cielo è sempre più blu’ sarà visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre. Le foto e il catalogo sono in vendita e l’intero ricavato sarà devoluto a Dynamo Camp a sostegno dei progetti di performing arts, in particolare Dynamo Studios: laboratori di fotografia e video che offrono a bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare linguaggi creativi e raccontare sé stessi, guidati da fotografi e registi professionisti. Nelle stesse date della mostra, il PAC ospita al primo piano la Project Room “Reverselab. Uno spazio per l’arte contemporanea tra il carcere e la città”. Il progetto è stato finanziato da Fondazione di Comunità Milano ed è promosso nell’ambito delle attività di Off Campus San Vittore e di CRAFT Competence Center Anti- Fragile Territories, del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Politecnico di Milano. “Il Politecnico di Milano – commenta la Rettrice Donatella Sciuto - è lieto di prendere parte all’undicesima edizione di RI-SCATTI con una sezione speciale dedicata al progetto ReverseLab, uno spazio per l’arte contemporanea tra il carcere e la città. Partecipare a questa iniziativa significa per il nostro Ateneo proseguire il percorso di apertura e dialogo con il territorio milanese, rafforzando l’impegno verso un’università responsabile, attenta alle sfide sociali e pronta a promuovere la creatività come veicolo di inclusione e riflessione collettiva. Siamo orgogliosi di contribuire con i nostri progetti e la nostra esperienza a un evento che mette al centro le storie delle persone e la forza trasformativa dell’arte”.


