Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il ministro della Sicurezza e della Protezione civile della Repubblica della Costa D’Avorio, generale di Corpo d’Armata Vagondo Diomandé, hanno sottoscritto venerdì al Viminale una dichiarazione di intenti per il rafforzamento della cooperazione in materia di immigrazione e sicurezza.
L’accordo bilaterale prevede, tra l’altro una maggiore collaborazione in materia di rimpatri; progetti di integrazione e percorsi di formazione per i cittadini ivoriani in Italia, che rappresentano circa il 10% degli arrivi sul territorio nazionale; iniziative di cooperazione tra le polizie dei due paesi per lo scambio di informazioni nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.
Il ministro Lamorgese, al termine della cerimonia, ha sottolineato che l’accordo “garantirà risultati per una migliore gestione del fenomeno migratorio”.
Presenti alla firma il capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, il capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Michele di Bari, il vice capo di Gabinetto vicario Emanuela Garroni, il consigliere diplomatico Andrea Tiriticco e il capo ufficio Affari internazionali Sabina Madaro.
Il testo dell’accordo.
“Il Ministro dell’Interno della Repubblica Italiana ed il Ministro della Sicurezza e della Protezione Civile della Repubblica della Costa d’Avorio, incontratisi a Roma il 31 gennaio 2020, nello spirito di amicizia e cooperazione che contraddistingue i rapporti tra i rispettivi Paesi, hanno manifestato l’intenzione di consolidare i legami esistenti e di intensificare la loro collaborazione nei settori della migrazione e della sicurezza.
Considerato che il contesto geopolitico internazionale, i complessi ed interdipendenti fenomeni sociali ed economici e le grandi questioni di migrazione e di sicurezza che gli Stati sono chiamati ad affrontare richiedono un approccio comune ed un rafforzamento qualitativo della risposta alle esigenze dei cittadini, i due Ministri, sulla base di una fiducia reciproca e solida, hanno l’intenzione di avviare una nuova fase di sviluppo strategico della cooperazione tra i due Paesi, negli ambiti di competenza dei due Ministeri.
A tal riguardo, i due Ministri hanno l’intenzione di definire l’orientamento di questo percorso comune e di tracciare le seguenti linee politiche volte a sviluppare la cooperazione tra i rispettivi Ministeri.
MIGRAZIONE
I Ministri hanno l’intenzione di favorire una più stretta collaborazione tra i rispettivi Ministeri volta a:
- gestire il fenomeno migratorio con un approccio che coniughi il sostegno allo sviluppo e al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni dei Paesi di origine e di transito, la lotta contro il traffico di migranti e la tratta degli esseri umani nel pieno rispetto dei loro diritti fondamentali, l’attuazione di circuiti economici alternativi ai circuiti illegali, nonché la risolutezza nei controlli alle frontiere; instaurare un dialogo reciproco e strutturato e scambiare regolarmente informazioni sul controllo dei flussi migratori nei loro vari aspetti, sulla lotta contro l’immigrazione illegale e sull’integrazione dei migranti regolari;
- rafforzare i canali di comunicazione e di scambio di informazioni per la prevenzione e la lotta contro l’immigrazione irregolare e scambiare esperienze in materia di controllo delle frontiere;
- realizzare le relative procedure di rimpatrio dei cittadini ivoriani in posizione irregolare, facendo ricorso, per la loro identificazione, ai servizi competenti dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia (Attaché per la Sicurezza Interna e uffici consolari);
- valutare i risultati della collaborazione in materia di identificazione e di rimpatrio, nonché l’opportunità di attuare programmi di assistenza tecnica per il rafforzamento del controllo delle frontiere ivoriane;
- promuovere iniziative per un sostenibile reinserimento sociale ed economico dei cittadini ivoriani che vengono rimpatriati.
I Ministri plaudono l’attuazione, da parte del Ministero dell’Interno italiano, in collaborazione, da una parte, con le organizzazioni delle Nazioni Unite interessate, quali l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) e, dall’altra, con organizzazioni civili (ONG) internazionali con una sperimentata conoscenza del territorio e in partenariato con ONG ivoriane, di una serie di progetti volti a:
- offrire alternative alla migrazione irregolare agevolando l’accesso alle opportunità economiche locali;
- facilitare il reinserimento dei migranti ivoriani nella loro regione di origine grazie alla creazione di posti di lavoro e alla coesione sociale;
- sostenere l’organizzazione di sessioni permanenti di formazione extra-scolastica per i giovani;
- facilitare la formazione professionale e l’occupazione dei giovani non qualificati e più vulnerabili;
- migliorare le capacità operative dei comitati locali incaricati della lotta contro la migrazione irregolare; identificare le opportunità economiche e le opzioni alternative esistenti in Costa d’Avorio;
- rafforzare la capacità di sviluppo economico e professionale delle comunità locali;
- incoraggiare lo spirito imprenditoriale a livello locale;
- promuovere l’inclusione sociale e lo scambio di buone pratiche;
- realizzare forme di collaborazione in favore dei minori non accompagnati.
A conferma di tale collaborazione, i due Ministri plaudono il fatto che la Costa d’Avorio figura tra i nove Paesi beneficiari dell’appalto pubblico, recentemente pubblicato, per la selezione di progetti di cooperazione e di sviluppo nei Paesi terzi, finanziati con i fondi del Ministero dell’Interno italiano.
SICUREZZA
I Ministri, considerata l’evoluzione del modus operandi delle reti criminali transnazionali e la natura e la portata dei traffici illeciti, riconoscono la necessità di adottare un approccio comune per l’attuazione di efficaci strategie di prevenzione e contrasto. I Ministri hanno l’intenzione di favorire una collaborazione tra i rispettivi Ministeri volta a:
A – intensificare le misure di prevenzione, di lotta e lo scambio di informazioni contro i seguenti fenomeni: - criminalità transnazionale; - criminalità organizzata; - criminalità informatica; - traffico di stupefacenti; - traffico di armi; - tratta degli esseri umani; - immigrazione irregolare; - terrorismo internazionale.
B – collaborare nei settori della prevenzione e della lotta contro i fenomeni summenzionati nelle loro varie forme;
C – intensificare i programmi congiunti di scambio di esperienze e di formazione teorica e pratica in tutti gli ambiti della sicurezza;
D – seguire regolarmente l’evoluzione della cooperazione di polizia tra i due Paesi attraverso l’attuazione di una commissione mista che si riunirà una volta all’anno alternativamente in uno dei due Paesi.
PROTOCOLLI TECNICI
La concreta attuazione di specifiche iniziative di collaborazione nei suddetti settori sarà garantita tramite protocolli tecnici. La presente Dichiarazione è redatta in due originali, nelle lingue italiana e francese, entrambi i testi facenti fede”.
FONTE aise)