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Milano. Avviato il confronto sui centri islamici

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Milano. Avviato il confronto sui centri islamici

Milano. Avviato il confronto sui centri islamici
CENTRI ISLAMICI. AVVIATO UN PERCORSO CONDIVISO DI LAVORO TRA COMUNITÀ ECOMUNE.
Milano, 8 agosto 2011 – Questa mattina a Palazzo Marino la vicesindaco
Maria Grazia Guida, presenti gli assessori Chiara Bisconti e Marco
Granelli, ha coordinato il primo  incontro con i rappresentanti delle
comunità islamiche di Milano. La vicesindaco Guida ha aperto l’incontro
sottolineando che: “La nostra Giunta punta a una cittadinanza aperta e
inclusiva, capace di valorizzare la pluralità di convinzioni per
contribuire insieme a creare una convivenza pacifica e serena. La prima
scelta è dunque quella di porre questo confronto come risorsa e non come
questione di ordine pubblico, come urgenza culturale che ci coinvolge
tutti. Ribadiamo con convinzione l’esigenza di questo dialogo culturale, di
conoscenza, senza nasconderne i problemi, ma affrontandoli; la nostra non è
una città che tollera, ma che si confronta attraverso la conoscenza e non
nascondendo identità e problemi. Questo dialogo che avviamo oggi è, e può
essere, una risorsa per la città”.

Al termine dell’incontro la vicesindaco Guida ha dichiarato: “La prima
esigenza emersa dalle comunità islamiche è quella di avere luoghi di culto
dignitosi dove pregare, e che siano anche spazi di relazione sociale in
cui, per esempio,  donne, bambini e ragazzi si possano incontrare per
svolgere  attività ricreative e culturali. Su questi punti, con l’incontro
di oggi si è avviato un percorso condiviso di lavoro in cui comunità e
Amministrazione collaboreranno nei prossimi mesi. Abbiamo fissato il
prossimo appuntamento per il 14 settembre, in quell’occasione analizzeremo
nel dettaglio i bisogni delle comunità per quanto riguarda il problema
degli spazi per la preghiera”. Il Comune, attraverso l’assessorato al
Benessere, Qualità della vita, Sport, Tempo libero, intende, quindi,
aiutare le comunità a trovare spazi che possano diventare luoghi di culto
adatti alle loro esigenze. Su questo l’assessore Chiara Bisconti ha
dichiarato:  “Diverse comunità sono costrette a pregare in luoghi non
adatti, come, per esempio, alcune palestre. Noi pensiamo che questi siano
spazi in cui si debba solo fare ginnastica, ed è giusto che continui ad
essere così, perché riteniamo che per le funzioni religiose siano necessari
altri tipi di ambienti e come tali debbano avere altre caratteristiche”.

L’assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione
civile, Volontariato, Marco Granelli ha commentato con soddisfazione
l’incontro di oggi: “Ritengo questo incontro molto positivo per via della
pluralità dei soggetti protagonisti con i quali l’Amministrazione intende
lavorare corresponsabilmente per la coesione sociale. I luoghi di culto non
sono un problema di ordine pubblico e di sicurezza, come la precedente
Giunta ha voluto far intendere ai milanesi, bensì si tratta di una
questione di coesione sociale”.

Questa mattina ha preso parte ai lavori anche Paolo Branca, docente di
Lingua e Letteratura araba e Islamistica presso l’Università Cattolica di
Milano e membro della Consulta per l’Islam italiano istituita dal Ministero
dell’Interno. Il prof. Branca, che seguirà in prima persona il nuovo
percorso avviatosi tra Amministrazione comunale e comunità islamiche, ha
sottolineato l’importanza che “i centri religiosi islamici escano dalla
clandestinità e siano riconosciuti in quanto tali”.

All’incontro di oggi sono stati invitate le seguenti comunità: Ahl Al -
Bait Comunità Sciita, Casa Della Cultura Islamica, Confraternita Sufi
Jerrahi Halveti, Istituto Culturale Islamico, Comunità Religiosa Islamica,
Comunità Islamica Bangladesh, Confraternita Musulmani Senegalesi, Comunità
Islamica in Italia, Centro Islamico Dar Al-Quran, Centro Culturale Islamico
Turco, Associazione Islamica di Milano, Preghiera Sufi Sciita, Centro
Islamico di Milano e della Lombardia, Giovani Musulmani d’Italia,
Associazione Donne Musulmane d’Italia, Islamic Forum Associazione Culturale
Bangla, Associazione di Welfare Islamica di Milano. Quasi tutte vi hanno
partecipato.

 

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