Domenica, 12 maggio 2024 - ore 10.29

Movimento 5 Stelle: ‘Il governo ha l’obbligo di cambiare politiche industriali’

Il pentastellato Tripiedi: «Non si devono ripetere i casi Micron e ST»

| Scritto da Redazione
Movimento 5 Stelle: ‘Il governo ha l’obbligo di cambiare politiche industriali’

Nemmeno il tempo di poter gioire per l’approvazione della risoluzione del Movimento 5 Stelle a prima firma del deputato Davide Tripiedi, dove si è ottenuto l’impegno del Governo per salvare definitivamente dal licenziamento 13 lavoratori (poi ridotti a 11) della Micron, che un paio di giorni dopo è arrivata la notizia negativa della crisi della “sorella” ST Microelectronics. Dall’incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali, è infatti emerso che il colosso italofrancese dei semiconduttori non abbia fatto chiarezza sui ridotti investimenti rispetto al passato e stia perdendo quote di mercato, con la conseguenza di possibili licenziamenti in Francia e, a cascata, anche in Italia.

«Sono più che contento per l’approvazione della risoluzione a mia prima firma che ha chiuso nel migliore dei modi il percorso lungo e sofferto degli ultimi 11 lavoratori della Micron, che il 22 luglio, dalla cassa integrazione sarebbero passati al licenziamento. Ma sono allo stesso tempo profondamente deluso dalla crisi che sta attraversando ST»: a dirlo, il deputato Tripiedi. «Sono deluso perché anche in questo caso il Governo ha dimostrato la sua incapacità di proporre una seria e duratura politica industriale che valorizzi un settore produttivo e in continua espansione come quello dei semiconduttori. Senza di questa, è inevitabile che per le aziende e i lavoratori non vi sia futuro. Ed è inevitabile che, proprio a causa della mancanza di politiche lungimiranti, continuino a verificarsi casi come quello di Micron appena risolto e quello nuovo di ST, di dipendenti in bilico tra il lavoro e la disoccupazione. Questo modo sbagliato di agire, deve essere necessariamente cambiato. E va fatto al più presto, per il bene del Paese».

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