Presidente Foroni: “Sarà una festa dedicata ai figli dei nostri dipendenti”
Natale all’insegna del risparmio quest’anno a Palazzo San Cristoforo, ma con una particolare attenzione rivolta ai bimbi. Saranno, infatti, i figli dei dipendenti i veri protagonisti del tradizionale scambio di auguri che si terrà in Provincia venerdì 23 Dicembre. “Ci è sembrato importante, - spiega il Presidente Pietro Foroni - in un particolare momento di difficoltà dovuto alla congiuntura economica, tagliare le spese, anche se minime, solitamente destinate agli auguri natalizi per i dipendenti dell’ente, salvaguardando, però i più piccini ai quali abbiamo voluto dedicare una giornata speciale in compagnia dei loro genitori”. Un brindisi natalizio in sordina, dunque, con semplice taglio di panettoni che il Presidente e la Giunta faranno insieme ai 230 dipendenti, ma rallegrato dalla presenza dei bambini ai quali saranno riservate tutte le attenzioni. I bimbi, infatti, saranno accolti da animatori speciali: i giovani volontari della Croce Rossa che per l’occasione si travestiranno da Babbo Natale per far divertire i piccoli ospiti con giochi e piccoli spettacoli d’animazione. “Una decisione - spiega ancora il Presidente - maturata con il pieno consenso della Giunta provinciale. Grazie alla consolidata collaborazione sia con la Croce Rossa Italiana che con altri enti no-profit territoriali, fra i quali l’Associazione Solidarietà San Francesco Onlus, siamo riusciti comunque ad allestire il caratteristico Presepe nel chiostro di San Cristoforo. Un segno importante, ricco di significato, un messaggio di auguri rivolto non solo ai nostri dipendenti ma in modo particolare a tutti i lodigiani”.
Sempre in linea col clima di austerity, è stato completamente cancellato il classico appuntamento per il brindisi che la Provincia ogni anno organizza nella settimana precedente alle festività con le Autorità e i vari esponenti delle istituzioni locali. “L’auspicio più importante - conclude Foroni - è quello di riuscire a rallegrare i figli dei nostri dipendenti, facendogli percepire il meno possibile la difficile situazione che il Paese sta oggi vivendo. Un modo per sentirci uniti in compagnia delle nostre famiglie.”