Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 10.26

Nella Carta dei diritti della Cgil Libertà sindacali, anche a chi non ne ha

Ai microfoni di Radioarticolo1 per la striscia quotidiana sul nuovo Statuto, Andrea Lassandari, docente di diritto del Lavoro all'Università di Bologna, commenta l'articolo 23: "Un presidio fondamentale per estendere i diritti come quello di sciopero"

| Scritto da Redazione
Nella Carta dei diritti della Cgil  Libertà sindacali, anche a chi non ne ha

Art. 23 Libertà di organizzazione sindacale, di negoziazione e di azione collettiva  e di rappresentanza degli interessi del lavoro

Tutti i lavoratori hanno il diritto di organizzarsi liberamente, di negoziare e di ricorrere ad azioni collettive per la tutela dei propri interessi sindacali e professionali.

Le organizzazioni di cui al comma l, liberamente costituite in forma associativa, ad eccezione degli enti pubblici associativi, possono concludere, ove previsto dai propri statuti, contratti collettivi e accordi collettivi.

Le associazioni dei lavoratori di cui al comma 2, maggiormente rappresentative sul piano nazionale, hanno diritto di essere rappresentate, tramite la designazione di propri esperti, negli organi e nelle commissioni che, con finalità di interesse pubblico, elaborano le statistiche del lavoro o effettuano monitoraggi delle politiche del lavoro. Per le associazioni dei lavoratori autonomi la maggiore rappresentatività è attestata dalla rilevazione del numeri degli iscritti effettuata sulla base dei dati di cui all’articolo 5, comma 2, lett. b) della L. 14 gennaio 2013, n. 4.

Una norma che rappresenta “un presidio fondamentale rispetto a un diritto fondamentale”, che è quello della libertà sindacale. “Diritto garantito dalla Costituzione e dallo Statuto del 1970 ai lavoratori dipendenti, ma non a tutto il resto del mondo del lavoro”. Estenderlo a tutti è dunque l’obiettivo dell’articolo 23 della Carta dei diritti universali del Lavoro, analizzato dal professor Andrea Lassandari, docente di diritto del Lavoro all’Università di Bologna, ai microfoni di Radioarticolo1, nella 23esima puntata della rubrica quotidiana "Una firma per il Lavoro", che analizza appunto, articolo per articolo, la proposta di nuovo Statuto avanzata dalla Cgil.

“Questa disposizione – ha spiegato Lassandari - assicura a tutti i lavoratori, quindi soprattutto alla platea che ne è attualmente esclusa, elementi fondamentali che riguardano la libertà sindacale. Elementi quali la libertà di organizzazione e di adesione, la possibilità di difendersi collettivamente (attraverso lo sciopero), la possibilità di contrattare con organizzazioni costituite, e di essere rappresentati in organismi pubblici”.

Importante e significativo, infine, secondo il giurista, il fatto che questa norma sia inserita nel titolo primo della Carta, quella dedicata ai diritti fondamentali: “Una scelta – ha detto Lassandari – rivolta soprattutto ai lavoratori non dipendenti, per garantire diritti e garanzie fondamentali in un’area molto più vasta di quella attuale”.

Fonte Rassegna sindacale 

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