Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 06.30

No TAV, Cassazione: No accusa per terrorismo senza grave danno per lo stato

LA SUPREMA CORTE HA MOTIVATO LA SENTENZA DELLO SCORSO 15 MAGGIO CON CUI HA ACCOLTO IL RICORSO DEI QUATTRO ATTIVISTI

| Scritto da Redazione
No TAV, Cassazione: No accusa per terrorismo senza grave danno per lo stato

La Cassazione, nel motivare il no agli arresti per i quattro No Tav dello scorso 15 maggio, ha dichiarato che non ci può essere accusa di terrorismo se non c’è un “grave danno per un Paese o un’organizzazione internazionale” e se non si è “creata un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione” delle opere per l’Alta Velocità. Queste sono le motivazioni della sentenza con cui la Suprema Corte ha accolto il ricorso di quattro attivisti No Tav Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, legati all’area anarchica e in carcere da cinque mesi per aver lanciato petardi e bombe molotov durante un attacco messo a segno nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013. In particolare, la Sesta sezione penale, disponendo un nuovo esame al Tribunale di Torino, spiega che “la connotazione terroristica dell’assalto di Chiomonte non può essere efficacemente contestata in base alla generica denuncia di una sproporzione di scala tra i modesti danni materiali provocati e il macroevento di rischio cui la legge condiziona la nozione di terrorismo”. Ecco perché il giudice del rinvio “dovrà verificare se per gli effetti direttamente riferibili al fatto contestato sia stata creata un’apprezzabile possibilità di rinuncia da parte dello Stato alla prosecuzione dell’opera Tav, e di un grave danno che sia effettivamente connesso a tale rinuncia, o comunque, all’azione indebitamente mirata a quel fine”.

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