Nuovo HOSP Cremona: ma serve d’avvero? Luciano Losi
Egregio direttore, ho avuto l'ennesima prova di come la politica sia distante dai cittadini leggendo la descrizione del prospettato nuovo ospedale di Cremona, - resa dalla vice presidente di Regione Lombardia, nonché assessore al Welfare Letizia Moratti, in collegamento nel meeting di Dubai - quando ne parla con indicazioni estremamente lusinghiere, anche con termini inglesi, roba da primato, sviolinando (beh, parla di Cremona) sulle eccellenze della città sotto il profilo architettonico, territoriale, ambientale, che non verranno intaccate da tale insediamento... ma, mi domando, lo sa che sta parlando di Cremona, la seconda città con l'aria più inquinata d'Europa? E meno male che il consigliere regionale Marco Degli Angeli le ha fatto pervenire una interrogazione su «cosa intenda fare la Giunta in merito alla ricostituzione del gruppo di lavoro de ll’Osservatorio Epidemiologico, visto che Cremona e la sua provincia rimangono in apnea, dati gli alti tassi di inquinamento e in quanto sembra non esserci il minimo accenno di una congrua programmazione sanitaria».
Capisco che i 330 milioni di euro di investimento per l'ipotizzato nuovo ospedale di Cremona possano sollecitare diversi pruriti, ma siamo certi che questa spesa vada incontro alle attuali e future esigenze dei cittadini?
E che ne valga la pena? Sarebbe triste, a valle dell'investimento, constatare che le istituzioni si sono caricate di un debito che toccherà pagare ancora a noi cittadini contribuenti, in un modo o nell’altro, e che non siano state rimosse le criticità della Sanità con le quali si fanno i conti. (...)
Luciano Losi (Cremona)
