L’assemblea straordinaria di Padania Acque Gestioni nella nuova composizione societaria – che dopo la retrocessione delle quote adesso ha come soci i Comuni - convocata per martedì 15 approverà definitivamente lo Statuto dopo che lo stesso è passato al vaglio del Consiglio provinciale e dei Consigli comunali. A seguire l’assemblea ordinaria dovrebbe insediare il Comitato per il controllo analogo formato da undici amministratori locali di cui sei su indicazione del Presidente della Provincia. Dopo di che – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – dovrebbe iniziare l’iter burocratico per l’affidamento in house del Servizio Idrico Integrato. Quindi tutto a posto? Si riuscirà a fare l’affidamento prima delle elezioni amministrative del 25 maggio? Questo è un obiettivo già fin troppo rinviato a scapito dei Piccoli Comuni che pur avendo bisogno di interventi indispensabili previsti nel Piano d’ambito non possono farli o per mancanza di capacità mutuataria oppure per rispettare il Patto di stabilità. Per raggiungere questo obiettivo va sciolto un interrogativo non di poco conto: può l’attuale Consiglio di amministrazione operare nel pieno della legittimità essendo costituito da tre dipendenti di Società pubbliche anziché da dipendenti di tre Comuni come prevede la legge Monti? Se la risposta fosse affermativa che – continua Trespidi – il risultato si potrebbe raggiungere in caso contrario, poiché le elezioni amministrative sono ormai prossime si dovrà rinviare in tutto al primo autunno. A chi giova questo? Non certo ai Cittadini. La Provincia è la colpevole di questa situazione kafkiana come allude il Partito Democratico? Sarebbe troppo facile individuare nella sola Provincia la colpevole di tutti questi ritardi. Ma le cose non stanno per nulla così. La Provincia è stata trainante nel far uscire la situazione dallo stallo in cui era scivolata. È stata la prima ad approvare lo Statuto e la retrocessione delle quote ed è sempre stata parte attiva nel proporre soluzioni alle difficoltà che man mano sorgevano nel percorso di retrocessione delle quote azionarie. Adesso, secondo l’UDC, che – conclude Trespidi – manca l’ultimo scatto che è quello di rinnovare il Consiglio di Amministrazione. Qui occorre il coraggio di riconoscere al Presidente Ercole Barbati la legittimità a proseguire in un mandato che l’ha visto non solo parte attiva ma protagonista insieme al suo Vice Alessandro Lanfranchi – ora Presidente di Padania Acque Patrimonio - in tutte le fasi di costruzione della Società Padania Acque Gestioni. Forza. Facciamo vedere ai cittadini cremonesi che la nostra è una politica che sa decidere.
Giuseppe Trespidi
Segretario Provinciale UDC Cremona
