Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.14

PADRI E FIGLI | M. Superti

| Scritto da Redazione
PADRI E FIGLI | M. Superti

Come si sa il rapporto “padri e figli” è sempre stato, se non conflittuale, almeno di confronto fra generazioni.
Tutto dovrebbe ritenersi nella norma se si ritiene che ogni generazione in formazione debba o possa progettarsi una vita migliore o diversa.
La natura di questi rapporti ha avuto sviluppi diversi se si allocano nella varie fasi storiche della travagliata vicenda umana.
I momenti storici hanno sempre influito anche sui rapporti umani, compresi ovviamente quelli famigliari.
Se diamo quindi uno sguardo al passato constatiamo che la famiglia ha sempre avuto un grande peso nella formazione e nella educazione di figli.
Anche la scuola, di impronta laica o religiosa, ha avuto altrettanto peso.
Questo ruolo, in ambedue i casi, ha perso consistenza  con  l’evolversi  delle forme di comunicazione moderna.
Non è sempre così, ovviamente, ma la tendenza alla perdita di centralità, della famiglia  e della scuola, permane.
I motivi possono essere tanti, ma proviamo ad elencarne alcuni:
-I genitori e la scuola non sanno trovare o non hanno gli strumenti adeguati  alla educazione dei figli: cultura, risorse;
-i mezzi di comunicazione sono talmente rapidi ed in continua trasformazione che la vecchia generazione non riesce ad aggiornarsi in tempo utile;
-la prima evidenza risulta essere una diversa formazione di linguaggio , sia di natura semantica sia  che sia trasmesso con vettori  di ultima “generazione”;
-la diversa consistenza familiare  ed il suo evolversi nella società ha “lasciato” i suoi componenti più giovani alla mercé  della comunicazione di massa.
Come ovvio le considerazioni  hanno peso o valore diverso  quando sono inserite in un tessuto sociale e politico  diverso, per storia e sviluppo sociale :  ma anche  con riferimento ai vari “credo” religiosi.
Se proviamo a restringere il campo , constatiamo che nel nostro amato  bel paese  i giovani si trovano ora spiazzati allorquando cercano di progettare il loro futuro.
I giovani si sono accorti o si stanno accorgendo che la loro vita non sarà migliore dei loro padri, come avvenuto in passato.
E’ colpa  delle rapidissime trasformazioni  in campo mondiale o è colpa di padri poco previdenti  ed egoisti ?
Forse i due casi hanno una loro consistenza pro-quota.
La rapida evoluzione di popoli , prima poco influenti in campo economico ,  ha rimesso in discussione l’equilibrio economico e sociale  di altri popoli : compreso il nostro.
La dimostrazione dei vasi comunicanti ha il suo peso anche in politica ed in economia: appena ne stappi uno, prima occluso, il sistema si ri-allinea( verso il basso ovviamente).
Ma anche i nostri padri hanno le loro colpe .
Senza procedere alla distribuzione di colpe risulta ora evidente che spesso i padri hanno provveduto a tutelare i loro privilegi.
Hanno semplicemente  scaricato  la soluzione di quasi tutti i problemi sulle generazioni future.
Hanno saputo fare  debiti materiali   e debiti di formazione  sociale e politica.
La  politica e le rappresentanze sociali non sono esenti da colpe.
E’ senza dubbio azzardato generalizzare, ma le conseguenze sulla società le vediamo ormai evidenti.
Voglio concludere queste poche note con la convinzione che la nostra società ha ancora riserve di alto valore morale e civile.
Non possiamo aspettare solo il “salvatore” : io resto nella convinzione  che il “ bel paese”  ha ancora risorse  ben riposte nell’ambito della famiglia e della scuola.
Le risorse rimaste vanno messe in opera e subito in tutti “i campi” : pena la decadenza del bel paese, peraltro già in atto.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA

1575 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria