Sabato, 27 aprile 2024 - ore 02.03

Passaggio livello di Via Brescia a Cremona Ripristinare il passaggio ciclopedonale a raso di Giorgino Carnevali

Le polemiche sul passaggio a livello di Via Brescia difficilmente si spegneranno. I pedoni, i ciclisti, gli handicappati in carrozzella , le mamme con i passeggini , gli automobilisti che possono uscire dal Borgo Loreto ma non possono entrare si lamentano ogni giorno. Ora vi è in corso un braccio di ferro con la Regione Lombardia. Ecco , da parte di un cittadino, una proposta semplice e sensate. Perché non parlarene?

| Scritto da Redazione
Passaggio livello di Via Brescia a Cremona Ripristinare il passaggio ciclopedonale a raso di Giorgino Carnevali

Caro direttore, apro la lettera con una ‘historiella’ che di ‘histo riella’ ha ben poco, piuttosto fotografa bene la realtà di oggi. Senti. ‘Bambino, camminavo con mio padre, quando all’improvviso lui si arrestò ad una curva e, dopo un breve silenzio, mi domandò: oltre al canto dei passeri, senti qualcos’altro? Aguzzai le orecchie e dopo alcuni secondi gli risposi: il rumore di un carretto. Giusto. È un carretto vuoto però. Io: come fai papà a sapere che si tratta di un carretto vuoto, se non lo hai ancora visto? È facile capire quando un carretto è vuoto. Poiché, quanto più è vuoto, tanto più fa rumore’. Passarono gli anni, divenni adulto. E anche oggi, quando osservo una persona che parla troppo, che interrompe le conversazioni di altri. Che è invadente e si vanta delle doti che presume di avere. Che è prepotente e ritiene di fare a meno degli altri, ho l’impressione di ascoltare la voce di mio padre che dice: ‘Quanto più il carretto è vuoto… tanto più fa rumore’. Se caliamo il tutto nella nostra realtà cittadina, mi viene da pensare a quella interminabile odissea del sottopasso di via Brescia, che di famigerato (come taluni sottoscrivono) non avrebbe nulla, proprio nulla se davvero la giunta Galimberti si decidesse a fare un semplice ‘bagno di umiltà’, un atto di buon senso dovuto alla cittadinanza tutta. Vale a dire rivedesse la viabilità in quell’accettabile sottopasso realizzando, al suo fianco, una normalissima pista ciclabile (e lo spazio c’è da vendere, com’è stato suggerito),  regolamentata da elementari sbarre ferroviarie, liberando così una delle due corsie (quella ciclo-pedonale) permettendo il doppio senso di marcia alle autovetture. Perché, vedi, i precedenti ci sono, e sono lì da vedere, a due passi da via Brescia, nell’adiacente quartiere di Borgo Loreto, sulla ferrovia Cremona-Treviglio. Così, suggerito dal buon senso, ecco un bel gesto di umiltà, quello di rivedere talune arroccate progettualità. Cosa c’è di più nobile, di più sublime che una correzione di rotta? E date retta, poco importeranno quelle ormai esauste critiche, caro sindaco, quei soliti malpancisti pronti a proferire: ‘Crucifige !’ Su, un bel colpo di reni… e via, si riparte. Sarebbe un bel sentire per la cittadinanza!

Giorgino Carnevali (Cremona)

Nota di welfare  La proposta di Giorgino Carnevali , oltre che già realizzata in  Via San Bernardo, è comune in moltissime citta dell’Europa. A Berlino addirittura vi sono capienti montacarichi che portano pedoni, ciclisti, handicappati in carrozzina, mamme con il passeggino. Essi si elevano da un lato, raggiungono un passaggio e scendono dall’altro evitando fatiche e faticacce alle persone. Sono un poco lenti. Ma si sa la vita non può essere sempre presa di corsa. Bravo Giorgino a rilanciare questa proposta. La trasmetteremo al Comitato di Quartiere.

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