Signor direttore, dice bene Giorgino Carnevali quando auspica più illuminazione di zone buie di Cremona. Però mi chiedo: servirà a qualche cosa? Io penso che se trasformassimo Cremona in una Disneyland di colori e luci, i malintenzionati agirebbero comunque. E avremmo un alto problema, quello dell’inquinamento luminoso. Non per fare il bastian contrario, io consiglierei invece di abbassare le luci notturne. Così almeno si potranno vedere le stelle e contemplare la bellezza della luna, il meraviglioso chiar di luna degli innamorati e delle anime solitarie. Per sconfiggere la delinquenza dovremmo uscire di più da casa, i fidanzati devono romanticamente usare la notte, le famiglie andare al cinema, portare fuori da casa i bambini, una presenza ormai scomparsa dalle strade dal 1980. Tanti bambini che nelle calde sere estive potrebbero giocare per le strade come facevo io da bambino, quando non avevamo paura di niente. I giovani dovrebbero aggregarsi lungo il fiume, ai giardini, per cantare, ballare, c’è tanto di quello spazio! Tutti fuori casa, tutti i cremonesi a passeggio per le strade, in galleria, dobbiamo riempire le strade. Invece si fa l’opposto, ci chiudiamo dentro casa, si blindano le porte, c’è il coprifuoco. Si mettono sistemi di allarme, qualcuno ha costruito dei bunker, sbarre alle finestre. E tutti chiusi, anche d’estate, non si risponde al citofono, non si aprono le porte, la pistola sul comodino. No, signor direttore questa non è la risposta giusta. Stiamo facendo il gioco dei mal intenzionati, è proprio questo quello che loro vogliono, non dobbiamo dimostrarci paurosi. Mettiamo davanti a loro la nostra gioia di vivere: è questa l’arma più forte.
D. D. (Cremona)
