Pianeta Migranti. Accogliere i profughi fa bene ai Comuni.
È questa la conclusione del sondaggio della Caritas altoatesina realizzato in 21 Comuni della regione dove da tempo sono presenti strutture di accoglienza per richiedenti asilo tra cui un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS).
"Accogliere i richiedenti asilo è stata un’esperienza positiva per la maggior parte delle comunità", questa la conclusione cui è giunta l’indagine della Caritas altoatesina che, oltre a contattare direttamente i sindaci, ha voluto sondare anche l’atteggiamento della popolazione nei confronti dei nuovi concittadini.
Se te anni fa, prima dell’apertura delle case e delle strutture per profughi, l’opinione pubblica era negativa o neutrale su quest’operazione, ora risulta positiva quasi dappertutto. Più della metà dei Comuni pensa addirittura che la presenza dei richiedenti asilo abbia un impatto positivo sulla disponibilità della popolazione e sull’ interazione sociale.
Positivo è anche il giudizio dei Comuni sull’impegno dei volontari e delle organizzazioni di società civile a favore dei rifugiati. Un comportamento che la Caritas ritiene usuale nelle sue strutture per rifugiati che vedono i volontari in prima linea per accogliere e integrare.
I Sindaci apprezzano anche il lavoro socialmente utile svolto dai richiedenti asilo nelle diverse comunità ospitanti: 15 su 16 Comuni, dove è stato possibile sperimentarlo, hanno dichiarato di avere avuto esperienze positive in questo senso.
Per i rappresentanti dei Comuni le sfide più grandi da affrontare per quanto riguarda i richiedenti asilo sono la ricerca di un'abitazione e di un impiego. Però, grazie al recente miglioramento del mercato del lavoro, trovare un'occupazione è diventato leggermente più facile. Circa il 60% dei loro ospiti risulta occupato (stage, volontariato, lavoro) e, grazie all’impegno nella ricerca di alloggi, 73 persone, solo nell'ultimo anno, hanno avuto un’abitazione.
Ma come vedono i Comuni il loro futuro con i rifugiati?
Quasi tre quarti dei Comuni (72%) presume che la maggioranza dei rifugiati, dopo aver ricevuto risposta positiva alla domanda di asilo, non rimarrà nel Comune dove temporaneamente è stata accolta. In 5 Comuni sperano che i rifugiati rimangano.
Secondo l’indagine Caritas, prevalgono i benefici e il senso di opportunità che i rifugiati portano ai Comuni e ciò dimostra che le paure e le preoccupazioni iniziali sono spesso infondate. Al contrario, accogliere fa bene ai Comuni perché li aiuta ad allargare lo sguardo sul mondo e ad assumersi delle responsabilità come persone singole, comunità, e come pubbliche istituzioni.
Per Paolo Valente direttore Caritas: “Questo è vero soprattutto in questi giorni di preparazione alla Pasqua, quando riflettiamo su valori come la condivisione, il mettersi al servizio del prossimo, il dare alla vita un senso che vada oltre le piccole chiusure ed egoismi”.
Ma al di là del valore umano e cristiano dell’accoglienza non dobbiamo dimenticare un importante dato economico sottolineato da Tito Boeri presidente INPS: "Una classe dirigente all’altezza del suo compito deve avere il coraggio di dire la verità agli italiani: abbiamo bisogno di un numero crescente di immigrati per tenere in piedi il nostro sistema di protezione sociale e non distruggere il nostro sistema previdenziale”.
