Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 23.08

Pianeta Migranti. Tunisia - 36 migranti deportati e abbandonati nel deserto.

La denuncia degli attivisti presenti a Zarzis. Un comunicato stampa di Europe Zarzis Afrique, Bergamo migrante antirazzista, Campagna Lasciatecientrare, Caravana Abriendo Fronteras, Carovane Migranti, Dossier Libia, Movimiento Migrante Mesoamericano, Progetto 20k, Progetto Melting Pot Europa e dei partecipanti alle giornate internazionali a Zarzis.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti. Tunisia - 36 migranti deportati e abbandonati nel deserto. Pianeta Migranti. Tunisia - 36 migranti deportati e abbandonati nel deserto. Pianeta Migranti. Tunisia - 36 migranti deportati e abbandonati nel deserto.

Pianeta Migranti. Tunisia - 36 migranti deportati e abbandonati nel deserto.

La denuncia degli attivisti presenti a Zarzis.  Un comunicato stampa di Europe Zarzis Afrique, Bergamo migrante antirazzista, Campagna Lasciatecientrare, Caravana Abriendo Fronteras, Carovane Migranti, Dossier Libia, Movimiento Migrante Mesoamericano, Progetto 20k, Progetto Melting Pot Europa e dei partecipanti alle giornate internazionali a Zarzis.

Aggiornamento 5 agosto ore 6.45, confine con la Libia.

“Da ieri pomeriggio stiamo cercando i migranti deportati e abbandonati dalla polizia nei pressi del confine con la Libia. Fonti attendibili locali ci confermano che i migranti sono detenuti in quella zona militare, sono privi di acqua e cibo. Ma la polizia di frontiera non ci fornisce né informazioni né ci permette di muoverci alla loro ricerca, intimandoci di andarcene. Noi da qui non ce ne andremo fino a quando non avremo trovato le persone e verificato il loro stato psico-fisico.

Facciamo appello di fare pressione in tutti i modi possibili sul governo della Tunisia: le 36 persone sono in grave pericolo e hanno bisogno d’aiuto!”

Si tratta di un gruppo di ivoriani, uomini, donne e bambini, che vive a Sousse nel nord Tunisia ma senza permesso di soggiorno.

Il 4 agosto, sono stati deportati e  abbandonati nel pressi del confine con la Libia. Il Forum Tunisino per i diritti economici e sociali ha diffuso un video drammatico al link https://m.facebook.com/meltingpoteuropa/ dal quale, si può vedere e ascoltare quanto avvenuto dalle voci degli stessi migranti.

Un’ennesima dimostrazione di come la Tunisia non sia assolutamente un porto sicuro.

Eppure, ogni volta che una nave che ha salvato i migranti si avvicina alle nostre coste, dal Viminale arriva l’ordine perentorio “portateli in Tunisia!”

Il 4 agosto, al porto di Zarzis si è svolta una manifestazione in chiusura degli appuntamenti di "Europe Zarzis Afrique", agire alla frontiera. Attivisti tunisini, italiani, messicani, spagnoli hanno protestato contro le politiche criminali sull’immigrazione dell’Unione europea e dell’Italia. "Libertà di movimento senza visti", "Stop alla violenza in Libia", "Verità e giustizia per i migranti dispersi", gli striscioni esposti assieme a quelli delle foto delle persone scomparse affrontando il loro viaggio migratorio.

Sono richieste che il decreto Sicurezza bis, voluto da Salvini, si appresta ad affossare perché, in pratica, sancisce la condanna a morte di quanti osano mettersi in mare in cerca di una vita che meriti di essere vissuta. Un decreto che pesa sulla coscienza dei parlamentari che dovranno votarlo e sulla responsabilità dei cittadini che hanno mandato in Parlamento rappresentanti filo razzisti.

 

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