L’incontro/dibattito che si è svolto lo scorso lunedì 20 ottobre (in Sala Zanoni a Cremona) ha visto confrontarsi sulle riforme istituzionali il deputato Franco Bordo ( Sel) ed il sottosegretario all riforme Luciano Pizzetti (Pd).Il confronto è stato molto pacato ma le posizioni sono rimaste molto distanti.E’ toccato a Luciano Pizzetti introdurre il tema. La sua illustrazione è stata sia molto precisa, nell’illustrare quanto è stato fatto, che puntuale su alcune questioni che sono da modificare ancora nell’iter parlamentare.Un iter lungo che si dovrebbe chiudere entro la fine del 2015 e che comunque, non raggiungendo la riforma della costituzione la maggioranza dei 2/3 sarà sottoposta a Referendum Confermativo.In particolare Pizzetti ha insistito sul fatto che l’iter delle riforme potrebbe essere interrotto solo da una crisi di governo e dalle elezioni anticipate.Sulle modifiche da introdurre alla Camera dei deputati ha evidenziato il problema delle garanzie, tema che deve essere rafforzato e che oggi appare debole.Ha valorizzato invece molto alcune delle modifiche introdotte sia sui referendum abrogativi che sulle leggi di iniziativa popolare. Sui referendum abrogativi vi sono due canali: l’attuale, che rimane lo stesso, ed il nuovo che prevede l’aumento delle firme ma un abbassamento del quorum per la validità del referendum.Sulle leggi d’iniziativa popolare il numero delle firme è stato alzato ma a differenza di oggi il parlamento avrà l’obbligo di discutere la proposta di legge.Infine sulla legge elettorale ha ribadito le su posizioni, non nuove, che l’Italicum , in ragione della riforma del senato, va modificato in qualche punto e precisamente: elevare la soglia per ottenere il premio di maggioranza al 40%,diminuire le percentuali di accesso per evitare le liste civetta, introdurre il collegio uninominale per la scelta del candidati.
Franco Bordo ha contestato l’intero impianto di riforma pur apprezzando alcune riflessioni di Pizzetti sulle modifiche da fare. Un punto che Bordo ha ribadito con forza è stato quello di diminuire il numero dei parlamentari della camera portandoli a 450.
Ha coordinato il confronto Caterina RUGGERI componente segreteria cittadina PD
Riprese Gian Carlo Storti, Welfarecremonanetwork, Cremona 10 ottobre 2014
Nella foto da sinistra: Bordo, Pizzetti, Caterina Ruggeri
1°Video:Luciano Pizzetti illustra il progetto di riforma istituzionale del Governo
2° Video: Franco Bordo illustra il progetto di riforma istituzionale di Sel
