Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 06.16

Poletti vede i sindacati, ma il Jobs act è ancora ai titoli

| Scritto da Redazione
Poletti vede i sindacati, ma il Jobs act è ancora ai titoli

Faccia a faccia del ministro del Lavoro con Susanna Camusso, poi toccherà a Bonanni e Angeletti. Il segretario Cgil: "Si è fatto un puro giro d'orizzonte, di netto c'è solo la Garanzia Giovani". E sul Jobs act: "Ancora non ho scoperto cosa c'è dentro"

Il confronto con il nuovo ministro del Lavoro, richiesto a gran voce nei giorni scorsi dai sindacati, è iniziato. Nella tarda serata di ieri, 4 marzo, Giuliano Poletti ha infatti incontrato i rappresentanti della Cgil, guidati dal segretario generale Susanna Camusso, oltre al direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini. Per stamattina è fissato invece un appuntamento con la Cisl di Raffaele Bonanni e per domani, 6 marzo, prima con la Uil e poi con l'Ugl.

I temi sul tavolo sono numerosi (dalla riforma del mercato del lavoro al sussidio di disoccupazione, al taglio del cuneo fiscale fino alla questione pensioni-esodati e cassa integrazione in deroga) ma la discussione non potrà entrare nel dettaglio dato che per ora il Governo non ha ancora definito il piano, il cosiddetto Jobs act, e le coperture.

Si è fatto “un puro giro d'orizzonte, l'unica cosa netta è il proseguire rapidamente sulla Garanzia Giovani”, ha spiegato Camusso al termine del primo faccia a faccia durante il quale ha posto quelli che ritiene temi ancora aperti (dalle pensioni agli ammortizzatori sociali): neanche dal nuovo ministro - ha detto con una battuta il segretario Cgil - “sono riuscita a scoprire cosa c'è nel Jobs act”.

Il nodo da sciogliere resta quello delle risorse necessarie, che sono ingenti. Secondo le prime stime, per rendere l'idea, solo per l'indennità di disoccupazione nel 2012 si sono spesi 13,8 miliardi e con l'avvento di Aspi e mini Aspi (nel 2013) si calcola un aumento dei costi di circa il 30%, con una spesa intorno ai 18 miliardi di euro.

Da parte sua, la Cgil rilancia la sua proposta sugli ammortizzatori sociali: una riforma basata su due pilastri, un sussidio di disoccupazione universale e una nuova cassa integrazione estesa a tutte le aziende e a tutti i lavoratori (con relativi contributi).

L'altro punto su cui insistono i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, è quello della necessaria riduzione della pressione fiscale sul lavoro (tema sul quale il premier, Matteo Renzi, si è impegnato nel suo discorso per la fiducia in Parlamento), unico modo per far ripartire i consumi e ridare fiato all'economia.

Insieme, ovviamente, all'emergenza numero uno, l'occupazione in senso stretto, che non significa - come ha ripetuto piu' volte Camusso - “un'ennesima” discussione sulle regole, ma su come “creare” nuovi posti di lavoro.

Per ora la messa a punto del piano sembrerebbe alle battute iniziali. Anche la parte regolatoria come l'eventuale contratto di inserimento a tutele progressive e l'eventuale eliminazione della causale per i contratti a termine per il triennio, infatti, dovrà superare i malumori in una parte della maggioranza.

Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2014/03/5/109709/poletti-vede-i-sindacati-ma-il-jobs-act-e-ancora-ai-titoli

2014-03-06

973 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria