Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 06.16

Prandini (Coldiretti): ‘Adesso una moratoria dei debiti per salvare le aziende’

Voltini: «Subito un intervento sul comparto zootecnico»

| Scritto da Redazione
Prandini (Coldiretti): ‘Adesso una moratoria dei debiti per salvare le aziende’

«Il quantitative easing della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi è la più grossa operazione di finanziamento al sistema economico mai realizzata in Europa. Le banche riceveranno un’ingente liquidità a costo zero che darà loro la possibilità di agire su più fronti: sia sugli investimenti che sulla gestione dell’indebitamento. Sono risorse europee che ci aspettiamo vengano usate anche per una moratoria dei debiti delle aziende agricole più in difficoltà, in particolare quelle del settore zootecnico», spiega Ettore Prandini, Vicepresidente nazionale di Coldiretti e Presidente di Coldiretti Lombardia, di fronte a una situazione di mercato che, con il crollo dei prezzi alla produzione, sta mettendo in difficoltà centinaia di stalle.

«Rinnoviamo, con grande forza, la nostra richiesta di una moratoria dei debiti con le banche. L’intervento di Draghi crea le condizioni perché questo sia possibile. Ne va della sopravvivenza di tante aziende agricole, e con loro di tanti posti di lavoro», sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona. «Da tempo Coldiretti sta chiedendo, in primis per le aziende del comparto zootecnico che stanno attraversando una fase difficilissima, una moratoria sui mutui, un impegno straordinario sui fondi di garanzia e un’azione a livello europeo per affrontare una crisi dei prezzi che è divenuta insostenibile. Senza dimenticare il nodo strategico di una norma europea per l’etichettatura, che renda obbligatoria l’indicazione dell’origine dei prodotti».

Le misure adottate da Draghi – stima Coldiretti Lombardia – porteranno le aziende a intensificare prima di tutto la “rottamazione” dei vecchi mutui in modo da riuscire a tagliare i tassi di interesse dal 4% al 2%. Inoltre – spiegano i tecnici di Coldiretti Lombardia – i nuovi finanziamenti, una volta sbloccate le misure del PSR (Programma di sviluppo rurale) dovrebbero andare in particolare a start up e imprese di medie dimensioni. Secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia sul sistema del credito, alle aziende agricole ci vorranno almeno due o tre mesi prima che il quantitative easing della BCE arrivi sui territori, in parte per normali meccanismi di gestione dei finanziamenti da parte delle banche e in parte perché le aziende agricole, soprattutto quelle zootecniche più strutturate, stanno aspettando di capire cosa accadrà a livello di prezzi di carne e latte e poi a livello di risorse dal Psr della Lombardia.

In Lombardia sono oltre 20 mila le realtà del settore, di cui quasi 5 mila impegnate in un comparto come quello del latte che contribuisce al 40% della produzione nazionale. Il credito agrario in Lombardia vale oltre 8 miliardi di euro, con quasi il 71% su operazioni di lungo periodo per investimenti e sviluppo. Negli ultimi 5 anni però – stima Coldiretti Lombardia – almeno il 10% delle aziende che hanno rapporti di credito bancario hanno valutato o richiesto l’allungamento del periodo di ammortamento del finanziamento per gestire meglio equilibri di bilancio, messi sempre più a rischio dalla crisi dei prezzi alla stalla.

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