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Prefettura Cremona, tentativo di conciliazione per Comune di Romanengo

| Scritto da Redazione
Prefettura Cremona, tentativo di conciliazione per Comune di Romanengo

Prefettura Cremona, tentativo di conciliazione per Comune di Romanengo
Oggi, 31 maggio 2011, alle ore 9.30, a seguito dell’incontro tenutosi il 17 maggio u.s. presso questa Prefettura per l’esperimento del tentativo preventivo di conciliazione previsto dall’art. 2, comma 2, della legge 146/90, nell’ambito della vertenza in corso tra l’Organizzazione Sindacale USB  e l’Amministrazione comunale di Romanengo, si è tenuta una ulteriore riunione per definire la predetta procedura temporaneamente  sospesa.
All’incontro, presieduto dal Prefetto, Tancredi Bruno di Clarafond, hanno partecipato oltre al rappresentante Sindacale USB ed al delegato RSU del Comune di Romanengo, anche il Sindaco e l’Assessore all’Istruzione del medesimo Ente locale.
La riunione si è resa necessaria al fine di approfondire i risvolti giuridici relativi alla decisione dell’Amministrazione comunale di risolvere, a decorrere dal 16 maggio u.s.,  il rapporto di lavoro, a tempo pieno e  indeterminato, per inidoneità permanente alla mansione, di una dipendente comunale e, conseguentemente, per consentire al medesimo Comune di poter valutare eventuali, ulteriori possibilità ricollocative della lavoratrice in parola.
A seguito dell’analisi dei cennati approfondimenti giuridici in merito alle sentenze relative a casi di sopravvenuta inidoneità del lavoratore allo svolgimento delle mansioni assegnate, il Sindaco del medesimo Ente locale non ha ritenuto sussistenti, al momento, altre ipotesi ricollocative per la dipendente in questione.
Pertanto, dopo ampia ed articolata discussione e stante la delicatezza della situazione rappresentata, su suggerimento del Prefetto, le parti hanno concordato di congelare la situazione e di incontrarsi nuovamente, presso la Prefettura, il prossimo 7 giugno 2011 alle ore 9.30.
Nel corso di detto incontro l’USB si è impegnata a presentare al comune di Romanengo una concreta proposta di ricollocazione della dipendente in parola all’interno dell’Amministrazione comunale, per un periodo di 3 mesi, al fine di addivenire ad una condivisa e positiva risoluzione della questione delineata.
Infine, i rappresentanti sindacali si sono impegnati, anche, a presentare, da parte della dipendente, nella medesima riunione del 7 giugno p.v., una richiesta, alla Commissione medica provinciale, di revisione della decisione assunta dallo stesso organo di dichiarare la lavoratrice in parola inidonea alle attuali mansioni.
Cremona, 31 maggio 2011
IL CAPO DI GABINETTO
(Federico)

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